Priverno, oggi in commissione Bilancio discussione della proroga versamenti e tributi

A Priverno, dopo la risposta alle prime esigenze derivate dal coronavirus e misure restrittive, si pensa a prorogare i termini dei versamenti relativi ad entrate tributarie e patrimoniali.

Sono già stati sospesi i  versamenti delle rette dei servizi comunali a domanda, quali nido, refezione scolastica, scuolabus e dei canoni relativi all’affitto o alla concessione delle palestre e degli  impianti sportivi comunalisaranno rimborsati o compensati per le quote versate senza che vi sia stato alcun servizio o utilizzazione.

La Giunta comunale, in collaborazione con l’Ufficio Finanziario,  ha elaborato ora una proposta che oggi (6 aprile), sarà discussa  in commissione Bilancio, di cui fanno parte i consiglieri di minoranza  Desideri e Macci, che ne hanno richiesto la convocazione.

La Giunta ha previsto il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, della riscossione e dell’invio delle cartelle esattoriali, degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sanatoria fiscale.

Oltre a ciò, per quanto non previsto dal Governo, o  ancora non previsto, fissa varie misure relative a riduzioni, compensazioni e dilazioni sui versamenti relativi alla Cosap, alla Tari, alle sanzioni da CdS e altro.

“La nostra proposta – spiegano – nasce da considerazioni e analisi che riguardano le difficoltà delle famiglie, delle imprese e degli Enti comunali, compreso il nostro, che non vengono  certo risparmiati dalle devastanti  conseguenze che la pandemia genera sull’economia nazionale, in particolare per i pesanti riflessi sulla gestione dei tributi locali.  La chiusura delle attività non indispensabili e il divieto della libera circolazione, infatti, se non per comprovante necessità, provocano un tracollo dell’economia che si ripercuote anche sulla finanza locale: si pensi ad esempio, al minor gettito che si è già manifestato in riferimento ai diritti sulle pubbliche affissioni o alla Cosap. E, a fronte delle  minori entrate, si registrano maggiori spese per l’incremento  dello straordinario di una parte del personale impegnata nella gestione dell’emergenza, per la sanificazione delle strade e degli ambienti,  per gli aiuti economici di vario tipo,  per l’acquisto di dispositivi di protezione e di sanificazione, per la comunicazione e i vari servizi di supporto ai cittadini. Tutto questo produrrà  varie criticità,  tra cui la peggiore riguarderà sicuramente la gestione della liquidità”.

Nonostante tutto ciò, siamo consapevoli di dover andare incontro quanto più possibile ai cittadini e alle imprese per superare meglio e prima possibile le criticità che l’emergenza ha prodotto.

Abbiamo ipotizzato,  quindi, il rinvio dei pagamenti, compresi quelli afferenti gli avvisi bonari, i piani di dilazione in atto e gli accertamenti con adesione, scadenti alla data dell’8 marzo 2020 e relativi a tutte le entrate tributarie e patrimoniali fino al 30 giugno 2020, in attesa che il Governo possa formulare nuove misure eccezionali per far fronte all’emergenza sanitaria, ad esclusione dell’Imu la cui scadenza è stabilita per legge.

Il rinvio dei versamenti relativi ai canoni di occupazione di suolo pubblico (COSAP) dal 31 marzo  al 31 agosto e riduzione degli importi dovuti del 30%.

La possibilità di beneficiare, dall’entrata in vigore del decreto e fino al 31 maggio 2020, della riduzione del 30% delle sanzioni Cds, se il pagamento viene effettuato entro 30 giorni (e non entro 5 giorni come ordinariamente previsto) dalla contestazione o notificazione della violazione così come previsto; di non applicare sanzioni ed interessi moratori alle proroghe di cui ai punti precedenti.

E Ancora il rinvio del pagamento della prima rata della Tari, dal 30 aprile al 30 maggio 2020, e mantenimento delle successive rate, secondo la seguente articolazione dei termini di versamento: 1° rata – 30 /05/2020; 2° rata  30/07/2020; 3° rata 30/09/2020; 4° rata 30/11/2020. Il pagamento in un’unica soluzione può essere effettuato entro il 30 luglio 2020.

Sempre in relazione alla Tari, molto importante è la possibilità offerta  ai contribuenti Titolari di utenze non domestiche, soggette alla chiusura totale o parziale dei loro esercizi, per effetto delle misure dirette a contrastare l’emergenza sanitaria, di comunicare entro la scadenza della prima rata la volontà di eseguire il versamento in una delle scadenze successive (quindi alternativamente 30/7;il 30/9; il 30/11), così come è consentito lo stesso  rinvio, ovvero quello  della prima rata,  anche ai Titolari di utenze domestiche che abbiano quale unica fonte di reddito attività individuali o imprenditoriali soggette alla chiusura totale o parziale per effetto delle citate misure di contrasto dell’emergenza sanitaria, che ne facciano richiesta.

Inoltre, per alleggerire il carico tributario a tutti i cittadini, è applicata una riduzione sulle tariffe delle Utenze Domestiche e Non Domestiche pari ad  almeno il 7/8%  rispetto alle tariffe dell’anno scorso.

Ancora  sulla Tari,  sono state previste ulteriori riduzioni tariffarie, entro la scadenza dell’ultima rata, per le utenze non domestiche soggette alla chiusura totale o parziale dei loro esercizi, in proporzione ai periodi  di inattività nei quali non è stato reso alcun servizio di raccolta dei rifiuti.

“Vedremo – concludono dall’amministrazione – in Commissione bilancio se potranno essere adottate nuove misure, in attesa di altre eventuali novità da parte del Governo, in parte già annunciate, che potrebbero essere recepite per  migliorare le nostre proposte”.