Gaeta, disoccupato con la compagna incinta e vittima di estorsione: un arresto

Un ragazzo va al commissariato di polizia di Gaeta per informazioni, ma è vittima di un’estorsione, dopo aver avuto problemi economici a causa delle restrizioni contro il coronavirus.

Da pochi mesi disoccupato il giovane convive con la compagna incinta. Proprio a causa dello sfavorevole periodo di ristrettezze connesso all’emergenza Coronavirus, era di fatto impossibilitato a trovare lavoro, anche di tipo saltuario o stagionale.

Ascoltando il suo racconto i poliziotti hanno intuito che in realtà fosse vittima di fatti ben più gravi. Parlando dei suoi problemi infatti il malcapitato si è convinto a dire tutto e a formalizzare denuncia contro un imprenditore di Itri. L’uomo avrebbe preteso da lui somme di denaro, man mano crescenti, dietro intimidazioni, inizialmente velate, poi sempre più esplicite.

Da qui, partiva un’indagine d’iniziativa della polizia giudiziaria che consentiva di documentare quanto raccontato, anche mediante l’estrapolazione di messaggi dallo smartphone del denunciante ed altri specifici accertamenti. In realtà al giovane, nell’arco di un paio di mesi, erano stati anche estorti assegni per un valore di migliaia di euro, per riavere indietro i quali, avrebbe dovuto corrispondere somme di denaro.

Tutto sarebbe partito da un presunto investimento che il malfattore proponeva alla vittima, illudendolo di fargli ottenere veloci guadagni. Infatti, i due avrebbero dovuto portare a termine l’acquisto e la rivendita di prodotti elettronici. La vittima avrebbe dovuto corrispondere inizialmente il denaro mentre l’imprenditore doveva tenere i rapporti con i fornitori al fine di monetizzare e dividere i guadagni. Tuttavia quest’ultimo, una volta acquisiti gli assegni dal ragazzo li utilizzava per un proprio uso personale senza nulla corrispondere alla vittima se non l’onere di coprire i titoli.

Iniziavano, poi, le minacce da parte dell’imprenditore al fine di costringere la giovane vittima a consegnargli denaro in contanti per coprire i titoli di credito rimasti insoluti, che egli aveva illecitamente già utilizzato per fini personali e non per finanziare l’attività commerciale come inizialmente aveva fatto credere al malcapitato.

Una volta raccolti tutti gli elementi a carico di gli agenti hanno predisposto una delicata operazione tesa ad assistere all’ennesima e definitiva dazione di denaro. All’orario e nel luogo concordato, abilmente appostati, i poliziotti osservavano lo scambio di soldi, dopodiché fermavano ed arrestavano l’uomo, A.L. sono le sue iniziali, a bordo della propria auto. Il denaro è stato recuperato e restituito all’avente diritto, mentre l’arrestato è ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.