È fissata per il 14 gennaio l’udienza in Cassazione per il processo “Scarface”, che vede imputati alcuni esponenti del clan Di Silvio. L’indagine, condotta dalla DDA e dal pm Luigia Spinelli, ha portato a condanne per associazione a delinquere, spaccio, estorsione e, per alcuni, l’aggravante del metodo mafioso.
In primo grado, gli imputati avevano scelto riti abbreviati, con condanne complessive poi dimezzate in Appello, scendendo a un totale di 80 anni. Tra le pene confermate, 10 anni per Carmine Di Silvio detto “Porcellino” e 8 anni e 4 mesi per Costantino Di Silvio detto “Costanzo”.
Gli imputati erano stati anche condannati a risarcire le parti civili, tra cui il Comune di Latina, l’Associazione Antonino Caponnetto e il collaboratore di giustizia Emilio Pietrobono. La Squadra Mobile aveva raccolto prove e testimonianze decisive, compresi i contributi di collaboratori di giustizia.
La Suprema Corte dovrà ora decidere sull’esito definitivo del processo.