Ptpr Lazio, Tripodi annuncia battaglia Lega: no al maquillage del Pd

Angelo Tripodi

I vincoli vanno gestiti e non lasciati a se stessi”. Parte oggi l’iter per l’approvazione dei nuovi Ptpr della Regione Lazio e la Lega ha già preannunciato la sua battaglia perché la pianificazione passi attraverso l’ascolto del territorio. “Se l’idea è quella di portare a termine un’operazione maquillage, io non ci sto e mi batterò fino all’ultima osservazione al piano”. Parola del capogruppo del Carroccio Angelo Tripodi.

La dichiarazione del leghista pontino, che siede nel Consiglio regionale, è di venerdì scorso, rilasciata nell’ambito della conferenza stampa tenuta presso l’hotel Tirreno di Latina. Tripodi ha riferito che il Partito democratico vuole rimettere mano ai Ptpr cambiando qualche “titoletto” allo scopo di far vedere che nel secondo mandato di Zingaretti si riuscirà ad approvare la nuova pianificazione paesistica ma che in realtà non porterà a nessuna novità, lasciando il territorio fermo all’ultima versione del 2002 quando invece lo stato attuale non è più sovrapponibile.

Il capogruppo della Lega, che in Regione è all’opposizione, ha detto che la proposta di deliberazione numero 26 del 4 gennaio 2019 prende in considerazione soltanto 5.000 osservazione su un totale di 26.000 che arrivano dai Comuni, dalle associazione di categoria, dai singoli cittadini che “chiedono di rivedere i vincoli perché per la tutela del territorio non passa attraverso la loro imposizione ma attraverso la loro gestione utile a preservare le nostre bellezze ma anche a farne un patrimonio utile alla nostra economia”.

“Faccio un esempio. Qui alla Marina di Latina abbiamo le case sul lato mare, le cosiddette palafitte. Non servono a nulla, non ci portano economia. Ma allora perché non dare la possibilità di trasformarle in strutture per attività di ristorazione, o comunque attività legate alla balneazione, al turismo?”, ha detto Tripodi.

Avrà inizio oggi l’esame della X commissione consiliare, Urbanistica e politiche abitative, per la proposta del Piano territoriale paesistico regionale. “Se il testo arriverà in Consiglio così com’è – ha minacciato il capogruppo della Lega – presenterà un emendamento per ogni osservazione non presa in considerazione, quindi 21mila osservazioni”.