Punti di primo intervento, fissato incontro tra sindaci e assessore alla Sanità

Salvatore La Penna

I punti di primo intervento della regione Lazio saranno trasformati in Punti di erogazione di assistenza primaria entro la fine dell’anno. La notizia è contenuta nel Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del servizio sanitario regionale 2019-2021, ma più di qualcuno legge la trasformazione di fatto come una chiusura. Sulla questione, importante per molti comuni della Provincia di Latina, è intervenuto il consigliere regionale del Pd, Salvatore La Penna, annunciando un incontro, il prossimo 5 settembre, tra i sindaci della provincia di Latina e l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato.

“Grazie ai sacrifici del personale e degli utenti, agli sforzi e alle politiche degli ultimi anni la Regione Lazio è ora nelle condizioni di aprire una fase nuova di investimenti sulle strutture sanitarie e sul personale. Soprattutto – ha detto La Penna – nel nostro territorio, che più di altri ha sofferto le politiche di contenimento degli anni del commissariamento, con la chiusura di importanti strutture ospedaliere durante la giunta Polverini e con una quota capitaria per cittadino inferiore a quella delle altre Asl e che va assolutamente riallineata”.

L’obiettivo è di stabilire, in via definitiva, prima di dicembre 2019, una programmazione progettuale ed economico-finanziaria che si alimenti della collaborazione fra amministrazioni comunali, Asl e Regione e che abbia come fine il potenziamento dell’offerta sociosanitaria territoriale in termini di strutture, servizi, strumenti diagnostici, a partire dai Punti di primo intervento.

“Si tratta di presidi importanti – continua La Penna – in una provincia con una conformazione geomorfologica ed infrastrutturale che rende lunghi i tempi di spostamento e con comuni costieri ad alta vocazione  turistica e flussi demografici variabili. Abbiamo colto come primi importanti segnali l’apertura della Casa della Salute nella struttura di Madonna delle Grazie a Priverno e la programmazione, alla quale deve seguire un capacità di realizzazione rapida,  di interventi simili a Minturno e a Sabaudia”.

Interventi analoghi si auspicano anche in altre realtà, Cori e le realtà urbane dell’area nord della provincia e completare i moduli delle Case della salute già istituite come Sezze e Priverno.

“A tal riguardo è piena la disponibilità dell’assessore D’Amato che, raccogliendo una esigenza del territorio e dei primi cittadini da noi veicolata, ha fissato per la mattinata del 5 settembre in Regione un incontro con i sindaci interessati dalla presenza nel loro territorio di Punti di primo intervento e Case della salute. Abbiamo lavorato in questi mesi – ha concluso – e continueremo a lavorare affinché non solo non venga eliminato alcun servizio, ma vi sia un concreto miglioramento delle strutture e delle prestazioni  su tutto il territorio provinciale”.