Rapinò e picchiò un corriere, 44enne condannato a 6 anni e 8 mesi

Rapinò un corriere Brt ed era accusato anche di reiterati maltrattamenti in famiglia e per violenza sessuale nei confronti della moglie. Oggi il 44enne, di cui non scriveremo il nome per non far identificare la vittima di presunti abusi sessuali, è stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

Assolto dall’accusa più infamante, quella della violenza e da altri reati, è stato condannato per la rapina e per un episodio in cui diede uno schiaffo alla compagna. L’avvocato, Alessia Vita, ha presentato durante il dibattimento, tutta una serie di messaggi che proverebbero che tra i due coniugi c’erano buoni rapporti. Il pubblico ministero ha chiesto 8 anni di reclusione. Il collegio del tribunale di Latina, presieduto dal giudice Valentini, alla fine ha deciso per una condanna lieve.

Secondo la difesa ci sarebbero state anche numerose contraddizioni tra le prime dichiarazioni rese dalla presunta vittima, confermate anche dalla figlia, e quelle davanti al procuratore aggiunto Carlo Lasperanza, che le aveva risentite qualche mese dopo i fatti. Per le motivazioni della sentenza sarà necessario attendere 90 giorni.

L’uomo era uscito dal carcere nel novembre del 2018, dopo aver scontato una condanna per rapina e violenza sessuale nei confronti di una prostituta, che era stata abbandonata nuda a Rio Martino, nel 2009. La donna era stata picchiata, violentata e rapinata di 160 euro.

La moglie dell’imprenditore di un paese dei Monti Lepini aveva dichiarato che, una volta uscito dall’istituto penitenziario, il suo comportamento era diventato sempre più violento. Tanto da convincerla ad allontanarsi e a trovare rifugio in una comunità alloggio in località protetta. Il marito era stato arrestato, nel marzo del 2019, quando il gestore della comunità aveva saputo che il 44enne stava cercando il luogo in cui si era nascosta la moglie, insieme alla figlia.