Regione, disabilità e lavoro: l’intervento di Sambucci

Fratelli d'Italia - Vittorio Sambucci

“La Regione deve dotarsi di nuove leggi e disposizioni che favoriscano in modo concreto l’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità, in particolare i giovani. Si deve agevolare la costituzione di cooperative sociali con questo scopo e il loro inserimento nelle graduatorie di gare d’appalto pubbliche attraverso il riconoscimento di punteggi che possano favorire la riuscita nelle aggiudicazioni delle stesse. Si deve fare di più anche nel rendere impegnativo l’adeguamento delle strutture pubbliche e private all’accessibilità di ogni persona in ogni condizione essa si trovi”.

E’ quanto afferma il candidato di Fratelli d’Italia per il Consiglio regionale, Vittorio Sambucci.

“I fondi del PNRR sono a disposizione per realizzare questi interventi e per accelerare il pieno uso ed accesso di tutti gli edifici pubblici, dei campi sportivi, delle palestre ed edifici commerciali. La mia proposta è di rendere gli edifici privati, le abitazioni di nuova concezione, come luoghi pensati e concepiti a misura di disabilità, proprio nella considerazione che ognuno di noi è potenziale disabile e questo è possibile con leggi specifiche che rendano conveniente costruire, edificare, concepire la realtà urbana e periferica come usufruibile da chi è disabile motorio o privo di abilità manuale completa. Come per chi ha limitata o nulla abilità visiva e per chi ha limitate facoltà cognitive”.

“Nel 2018 – prosegue Sambucci – è stato istituito il ministero per le disabilità con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale di chi è nella necessità di avere supporti ed agevolazioni per avere un ruolo attivo nella società e nel lavoro. Da allora non è che sia cambiato molto ed io ritengo che ci sia tanto da fare anche in questo delicato ambito.
Va preso atto che la disabilità è una condizione che può riguardare chiunque in qualunque momento della nostra vita e che questa condizione può essere temporanea ma anche permanente. Se non si acquisisce questa consapevolezza si fa fatica a comprendere che i bisogni di una persona disabile sono i nostri bisogni ed è questa l’ottica in cui intendo posizionarmi per affrontare le strategie per il superamento delle difficoltà anche quotidiane che possono incontrare le persone con diversa abilità. Il grado di civiltà di un territorio si misura prevalentemente da quanto e da come mette a disposizione se stesso, le sue strutture, la sua cultura, i suoi abitanti verso chi è in condizione di difficoltà”.