Rifiuti illeciti, sequestrato un cantiere navale

Settemila metri quadri di cantiere finiti sotto sequestro nell’ambito delle indagini della Guardia Costiera di Gaeta in materia ambientale. A finire nel mirino dei militari un cantiere navale ubicato sul litorale, a completamento di specifiche attività d’ indagine svolte con l’ausilio di tecnici dell’ARPA Lazio – Sezione di Latina – hanno accertato, durante il controllo nello stesso cantiere la presenza di un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non pericolosi. L’intervento è stato effettuato dal personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale (N.O.P.A.) della Capitaneria di porto di Gaeta, congiuntamente a quello dell’Ufficio locale marittimo di Formia, nelle giornate del 28 febbraio e del 1°marzo. Secondo quanto reso noto dalla Guardia Costiera sono emerse rilevanti violazioni alla normativa ambientale, riconducibili, oltre che alla non corretta gestione dei rifiuti prodotti durante le attività di cantiere, anche alla carenza della necessaria autorizzazione unica ambientale (A.U.A.). Un controllo dunque effettuato a 360 gradi, con il coinvolgimento richiesto dalla Capitaneria di Porto dei Vigili del Fuoco per verificare anche il rispetto della normativa antincendio. Quanto accertato e contestato all’impresa concessionaria del cantiere navale è stato trasmesso all’Autorità Giudiziaria di Cassino, alla quale il titolare è stato deferito per violazioni del “Testo unico ambientale”. Gli stessi uomini della Guardia Costiera che hanno operato le verifiche, così come previsto in questi casi, hanno poi sottoposto a sequestro l’area demaniale del cantiere, ed i rifiuti stoccati al suo interno. Ma l’ attività della Guardia Costiera non si ferma qui poiché viene evidenziato che le attività di vigilanza ambientale del Nuclei di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Gaeta e dell’Ufficio locale marittimo di Formia, “in linea con le pianificazioni operative del Centro di Controllo Nazionale Ambiente del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, sono tuttora in corso per accertare ulteriori condotte illecite da porre all’attenzione della competente Autorità Giudiziaria ed allo scopo di verificare eventuali, ulteriori compromissioni all’ambiente marino-costiero e immissioni inquinanti”.