Riforme costituzionali, Ceccanti a Latina per l’evento del Pd

Stefano Ceccanti

I deputato Stefano Ceccanti, professore ordinario di Diritto costituzionale italiano e comparato presso la facoltà di Scienze politiche dell’università La Sapienza, sarà domani a Latina, in qualità di relatore di una conferenza sulle riforme costituzionali organizzata dal Partito democratico provinciale.

L’appuntamento – sabato 1 febbraio – è alle 16.30 presso l’hotel Europa, in via Emanuele Filiberto. Titolo dell’evento pubblico “Riforme costituzionali: dal superamento del bicameralismo al sistema delle autonomie locali per rafforzare la nostra democrazia”.

Interverranno il segretario provinciale del Pd e componente della direzione nazionale Claudio Moscardelli, il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e i consiglieri regionali del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna.

“Abbiamo ritenuto importante – afferma Moscardelli – affrontare il tema riforme, anche alla vigilia del referendum costituzionale fissato per il 29 marzo per il taglio dei parlamentari, insieme con un esponente autorevole del Pd e componente della commissione affari costituzionali della Camera come l’onorevole Ceccanti. Ritengo fondamentale porre due questioni nel dibattito nazionale per contribuire ad una proposta del Pd che deve porre con forza un’esigenza che è sempre attuale quale una riforma costituzionale: superare il bicameralismo perfetto; rafforzare il sistema delle autonomie locali a partire dalle Province”.

Per Moscardelli l’emergere di forze nazionaliste e sovraniste “insieme alla disinformazione organizzata hanno prodotto un indebolimento preoccupante del nostro ordinamento democratico”.

Il segretario provinciale dem della provincia di Latina sottolinea che “occorre la capacità di far avanzare una proposta seria di riforma nel solco del rafforzamento della democrazia parlamentare e del decisivo rilancio del sistema delle autonomie locali, Comuni e Province”.

“Ho avanzato la proposta di un’assemblea costituente eletta con metodo proporzionale con il mandato di approvare entro un anno un testo di riforma – entra nel dettaglio Moscardelli -. Dopo 30 anni di tentativi falliti di riforme all’interno del Parlamento che si occupa contemporaneamente delle leggi, della fiducia al Governo e che riflette e sostiene gli equilibri politici, è arrivato il momento di pensare ad un’assemblea costituente da eleggere con voto popolare dedicata solo al tema riforme mentre il Parlamento si occupa di leggi e di fiducia al Governo”.

“Sul tema autonomie locali e centralità di Comuni e Province, facciamo rilevare lo studio pubblicato dal Sole 24 Ore – continua Moscardelli – in cui si evidenzia l’enorme divario di crescita di Pil e di reddito tra le città metropolitane e i territori fuori delle città metropolitane che hanno come istituzioni solo i Comuni e le Province sterilizzate, il divario inaccettabile tra città metropolitane dotate di infrastrutture e in particolare dell’Alta Velocità e i territori fuori dalle città metropolitane senza infrastrutture ed Alta Velocità”.

“Ne parleremo sabato per sollecitare il Pd e la maggioranza a mettere in campo un’iniziativa per ottenere le riforme che occorrono realmente all’Italia”, conclude Moscardelli