Rigenerazione urbana, Valeriani: dispiace che Latina sia rimasta indietro, spero che l’iniziativa del Pd sia da stimolo

Se Maometto non va alla Montagna, la Montagna va da Maometto. La Regione Lazio ha un ufficio dedicato alla rigenerazione urbana ma ancora troppi Comuni della provincia di Latina, in primis quello del capoluogo pontino che dovrebbe fungere da guida alle altre municipalità, ancora non si sono neanche affacciati perdendo un’opportunità per il territorio. E allora questa sera, approfittando dell’iniziativa organizzata dal Pd di Latina, l’assessore regionale all’Urbanistica Massimiliano Valeriani ha cercato di rilanciare il tema che è alla base dei processi di recupero urbano, rimettendo in funzione ciò che si ha senza andare a consumare ulteriore suolo: “Spiace che Latina sia rimasta indietro, spero che l’incontro di questa sera – ha detto Valeriani proprio durante l’evento pubblico organizzato al Circolo Cittadino – sia da stimolo. Noi facciamo le norme, ma le norme vengono applicate dai Comuni”.

Appunto. Cosa manca per applicare la legge relativa alla rigenerazione urbana? Atti che definiscano gli ambiti di intervento. I Comuni devono stabilire quali sono i siti degradati sui quali intervenire nell’ottica della finalità della legge che vuole renderli riutilizzabili. Sermoneta e Terracina hanno approvato le loro delibere, altri Comuni sono in ritardo, altri come Latina non hanno ancora iniziato alcun percorso, mentre l’amministrazione si è distinta per una variante puntuale e un intervento di ristrutturazione in base al vecchio piano casa.

Al tavolo dei relatori del convegno dem coordinato dal segretario comunale del Pd Alessandro Cozzolino, oltre all’assessore della giunta Zingaretti, anche i due consiglieri regionali pontini Enrico Forte e Salvatore La Penna e l’architetto Alessandro Patti, della segretaria del Pd di Latina.

Il consigliere Forte ha ricordato la questione del Piani particolareggiati edilizi annullati durante la gestione commissariale del Comune di Latina, quello che era successo prima e il vuoto di adesso. “La rigenerazione non produce varianti, interviene su manufatti esistenti con premialità per chi vuole migliore la sostenibilità ambientale”. Forte ha introdotto anche il tema del Piano paesistico in fase di discussione in Consiglio regionale all’interno del quale la legge sulla rigenerazione troverà coerenza.

“I Comuni e i privati possono realizzare progetti organizzati in uno schema di assetto coerente con il territorio – ha detto l’architetto Patti -. E’ questo il punto di forza della legge. A Latina non è stato fatto nulla. Noi come partito speriamo, anche grazie a questo tipo di iniziative, di riuscire a sensibilizzare sull’argomento”.

Il consigliere La Penna, nel suo intervento, ha sottolineato che la legge sulla rigenerazione urbana è giovane, che sta dando i suoi frutti, ma che comunque è sempre migliorabile attraverso interventi normativi e che pertanto convegni informativi e incontri dedicati possono contribuire a raccogliere suggerimenti da portare in regione per un eventuale intervento.

“Questa è una bella iniziativa partecipata – ha esordito l’assessore Valeriani, notando un nutrito pubblico e anche la presenza dell’Ater -, siamo molto disponibili e bendisposti ad un’urbanistica dal basso, di democrazia attiva. Ho accettato con molto piacere di venire qui. In questa stagione siamo impegnati in una grande operazione, noi siamo dentro una fase importantissima per l’approvazione del Piano paesistico regionale; lo abbiamo già approvato due volte in giunta e ora è oggetto di approfondimento da parte del Consiglio. Noi abbiamo il dovere di portare a termine questa operazione, la cui complessità risale al 2004 quando fu imposto di predisporre i piani con il ministero dei beni culturali. All’interno del Piano paesaggistico troverà maggiore soddisfazione la legge sulla rigenerazione urbana. Si tratta di una legge ordinaria che supera la legge derogatoria del Piano casa che forniva la possibilità di intervento senza alcuna visione. Il cuore della legge sulla rigenerazione urbana è un elemento che non è provinciale, non è un esercizio regionale, ma una sfida mondiale che sta coinvolgendo anche tutti i più grandi comuni del nostro Paese che credono nel recupero del patrimonio edilizio sia per un obiettivo di salvaguardia dell’ambiente sia per un obiettivo di risparmio: sta diventando sempre più costoso edificare su terreni vergini”.

E’ una legge ordinaria, accattivante e premiante, ha detto l’assessore Valeriani introducendo un altro elemento: è premiante e vincolante, nel senso che impone efficientamento energetico e adeguamento sismico.

Il delegato di Zingaretti all’Urbanistica ha concluso il suo intervento con un appello a Latina, per uscire dall’impasse, e un appello all’Ater affinché diventi un motore di rigenerazione urbana. “Riprogettare una periferia è un grande modo per rimettere in funzione una città pensando anche all’ambiente”, il messaggio di Valeriani il quale non ha mancato di dire che quando si parla di rigenerazione non si deve parlare esclusivamente di periferie ma anche dei centri urbani e dei quartieri bene.