Rinuncia alla candidatura perché oggetto di pressioni, a Sabaudia l’inquietante rivelazione di Capponcelli

Gianni Capponcelli

Gianni Capponcelli, già eletto nel 2007 e nel 2009 al Consiglio comunale di Sabaudia, con ottimi risultati, aveva deciso di tornare ad occuparsi con dedizione della sua città dalla sede istituzionale delle scelte politiche. Ma inaspettatamente la sua strada sarebbe stata sbarrata da pressioni che non gli avrebbero consentito di effettuare la scelta di campo con la serenità necessaria e per questo avrebbe deciso di non candidarsi. Il suo improvviso dietrofront ha suscitato non poche curiosità e sollevato interrogativi a Sabaudia, soprattutto da parte di chi avrebbe voluto sostenerlo alle elezioni del prossimo 11 giugno. Per questo motivo oggi, a quasi due settimane dal deposito delle liste si è sentito in dovere di dare una spiegazione pubblica alla sua rinuncia, attraverso una lettera aperta che pubblichiamo di seguito.

A pochi giorni dalle consultazioni amministrative dell’11 giugno e dopo un vero e proprio tam-tam cittadino che mi ha visto coinvolto nei giorni precedenti l’ufficialità delle liste, sento la necessità di rendere pubblica la mia posizione.

 Dopo aver vissuto l’esperienza amministrativa in Consiglio Comunale tra il 2007 ed il 2013, tanti conoscenti, cittadini ed amici mi hanno avvicinato affinché proponessi la mia candidatura al giudizio dell’elettorato e, qualora eletto, portassi il mio contributo alla nuova amministrazione. Ho intrapreso quindi un percorso di dialogo e confronto con i referenti dei partiti e gli esponenti delle diverse compagini; un momento costruttivo che mi ha permesso di constatare la bontà dei programmi e l’entusiasmo diffuso dei partecipanti alla competizione. Nei giorni immediatamente precedenti alla chiusura delle liste però il confronto ha preso un’altra piega, tanto da essere stato oggetto di diverse pressioni, alcune delle quali talmente insistenti da non permettermi di effettuare la scelta di campo con la serenità necessaria.

A conferma della presenza di toni esasperati, le giornate scorse sono state caratterizzate da tanti, troppi attacchi personali tra i vari candidati, finalizzati esclusivamente al discredito della parte concorrente facendo passare in secondo piano la promozione del proprio programma, elemento che invece dovrebbe essere il punto focale della preferenza elettorale. Programmi che, ad onor di cronaca, risultano tutti validi e interessanti, anche se, probabilmente, con pochi spunti di novità rispetto a quelli proposti nelle elezioni precedenti. Quest’ultimo punto testimonia la difficoltà oggettiva del dare concretezza ai progetti studiati in campagna elettorale. Troppe volte i programmi restano semplici buoni propositi!

 In merito agli schieramenti, sulle coalizioni pesano gli accordi in ottica regionale e nazionale. E’ inevitabile che sia così. La nuova amministrazione dovrà obbligatoriamente tenere le braccia protese nei confronti degli organi centrali, solo così potrà cercare di ottenere le risorse necessarie alla messa in atto dei progetti studiati.

Nel concludere vorrei ringraziare tutti i cittadini che hanno manifestato la volontà di sostenermi e condividere la gestione della cosa pubblica, elemento che mi inorgoglisce ancor prima dei risultati elettorali che mi hanno sempre visto crescere in termini numerici, passando dalle duecentocinquanta preferenze del 2007 alle oltre cinquecento nel 2009. L’augurio che rivolgo oggi ai competitors, agli amministratori e soprattutto ai cittadini, è quello che si ristabilisca presto il clima di serenità necessario a dare incisività ad un’azione di governo basata sulla intraprendenza ed iniziativa, scevra da interessi personali, preconcetti o principi, elementi che danneggiano esclusivamente la collettività e penalizzano oltremodo la nostra bellissima città.

Resta inteso che la disponibilità al confronto con chiunque è sempre la stessa, a patto che l’obiettivo sia lo sviluppo di Sabaudia ed il benessere dei suoi cittadini, gli unici aspetti che dovrebbero essere cari a chi decide di proporsi all’elettorato chiedendone la preferenza”.

Gianni Capponcelli