Roma – Latina, Pernarella (M5s): “Obiettivo nato vecchio”

Gaia Pernarella

In questi giorni è tornata alta l’attenzione sull’autostrada Roma – Latina. Il senatore Nicola Calandrini con un question time ha chiesto informazioni sull’apertura dei cantieri e un commissario straordinario che faccia partire i lavori. La risposta però è stata negativa e oggi intervengono con una nota congiunta anche i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Lazio Gaia Pernarella e Valentina Corrado.

“È inaccettabile – dicono le consigliere – continuare a sentire appelli per la realizzazione dell’autostrada Roma – Latina che i cittadini, e i sindaci da loro eletti, hanno già ripetutamente bocciato proponendo alternative e revisione di un progetto di 25 anni fa“.

Fratelli d’Italia ha parlato di opera sacrificata per attaccamento alla poltrona, ma i motivi per il M5s sarebbero altri.

“La pressione e le fughe in avanti che una parte della politica esercita quotidianamente attraverso i giornali per un progetto nato vecchio discostandosi dalla realtà è vergognosa. Un affanno che non ha portato a nessun intervento concreto a beneficio di un territorio che chiede da anni di dotare questa arteria di corsie di emergenza, segnalazione e illuminazione degli innumerevoli ingressi e uscite nonché dei tratti al buio e degli incroci.

E poi una mobilità nuova – continuano – in linea con gli standard europei, che abbia una linea diretta di trasporto pubblico di collegamento con la Capitale, che tenga conto della riduzione dei flussi di traffico resi possibili dalle nuove opportunità offerte dallo Smart working così contribuendo a preservare l’ambiente, il territorio e la salute di chi lo vive”.

“In questa fase ancora emergenziale nella quale siamo costretti a vivere, invitiamo tutti a terminare lo show mediatico sugli interventi infrastrutturali e ad una maggiore presa di coscienza e collaborazione: i tempi sono cambiati. La Pontina ha bisogno di lavori importanti, da Roma a Latina ma anche dal capoluogo provinciale a Terracina, dove la 148 termina ma che in tanti sembrano dimenticare.

Interventi in questo ultimo tratto che non sono richiesti da chi desidera soltanto soddisfare e rinsaldare il rapporto con coloro che hanno interesse a mantenere un progetto anacronistico e non rispondente ai bisogni reali e al cambiamento del territorio rispetto a venticinque anni fa. Messa in sicurezza per ridurre un numero increscioso di incidenti stradali troppo spesso mortali, revisione del tracciato, linea dedicata al trasporto pubblico pendolare, coerenza con il fabbisogno del territorio e concretezza. Utilizziamo i soldi pubblici per migliorare la viabilità, portare servizi ai cittadini e non per fargli pagare un casello autostradale”.