Sabaudia, spiagge inaccessibili ai disabili. Comune condannato, l’intervento

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un commento di Amedeo Bianchi, esponente del Partito democratico, sulla recente sentenza che condanna il Comune di Sabaudia a risarcire un disabile impossibilitato ad accedere alla spiaggia.

“Con la sentenza del 12.3.2018 nella causa fra associazione Luca Coscioni e Cerqua Silvia da una parte e Comune di Sabaudia dall’altra, finalmente il Tribunale riconosce i diritti dei disabili discriminati nell’accesso alla spiaggia del Comune di Sabaudia. Un riconoscimento ancor più forte se si pensa che qualche anno fa fu realizzata una spiaggia per animali prima ancora di riconoscere i diritti dei disabili. Pur apprezzando i timidi passi fatti dalla nuova amministrazione, non possiamo mancare di sottolineare che la sentenza la costringe a numerosi lavori di adeguamento su tutto il litorale e non solo su un tratto limitato di lungomare. Dovranno infatti essere adeguate tutte le passerelle oltre alla realizzazione di percorsi perpendicolari alla battigia e di servizi igienici adeguati. Non manca, il giudice, di rilevare anche come gli stabilimenti autorizzati non siano a norma e come il Comune non abbia provveduto a effettuare i controlli che gli sono propri. Una sentenza che, tra condanne ed oneri, ha un costo di oltre 35.000 euro per le tasche dei cittadini, denaro che sarebbe potuto essere utilizzato per la messa a norma del lungomare e che speriamo venga richiesto a chi ha voluto affrontare una causa contro dei cittadini che reclamavano soltanto loro diritti sanciti dalla Costituzione. Nella speranza che anche l’Ente Parco e tutti gli enti sovracomunali vogliano collaborare nel rilasciare i necessari nullaosta necessari in tempi brevissimi (ad oggi circa una decina), speriamo che l’imminente stagione estiva sia veramente fruibile da tutti sul nostro lungomare”.