Salvaguardia del creato e attento uso delle risorse, a Latina il focus nel convegno Rotary

Si è tenuto ieri a Latina, presso la sala conferenze Cersites, un convegno sull’attento uso delle risorse e rispettoso degli equilibri naturali.

L’iniziativa, finalizzata a sensibilizzare soprattutto i giovani su un tema che riguarda innanzitutto il loro futuro, è stata organizzata dal Polo Pontino dell’Università “La Sapienza”,  dal Rotary Club Latina e dalle sue organizzazioni giovanili Rotaract e Interact, l’Isse (Istituto Sud-Europa per la diffusione e la pratica dei valori umani), con il patrocinio del Comune di Latina (che ha contribuito attivamente all’iniziativa con un suo relatore), ed ha visto la partecipazione anche di docenti e alunni del Galilei-Sani e il Liceo Scientifico Majorana.

L’approfondimento del tema nasce dalle riflessioni maturate anche attorno all’accorato appello di Papa Francesco lanciato nel corso dell’udienza generale dell’11 ottobre scorso per la salvaguardia del creato: “Rinnovo il mio accorato appello per la salvaguardia del creato mediante una sempre più attenta tutela e cura per l’ambiente. Incoraggio, pertanto, le Istituzioni e quanti hanno responsabilità pubblica e sociale a promuovere sempre più una cultura che abbia come obiettivo la riduzione dell’esposizione ai rischi e alle calamità naturali. Le azioni concrete, volte allo studio e alla difesa della casa comune, possano ridurre progressivamente i rischi per le popolazioni più vulnerabili.”

“Quello della salvaguardia del creato – fanno sapere gli organizzatori dell’evento – e di un attento uso delle risorse, rispettoso degli equilibri naturali, è un tema sempre più sentito a livello globale. Uno degli inquinamenti più diffusi e dannosi, a causa dei tempi di degrado lunghissimi, è quello da plastica. Sebbene la plastica abbia un ruolo benefico nella società, il suo abuso e utilizzo irresponsabile ha portato a una condizione insostenibile. ‘Oggi, c’è un completo discostamento tra il ciclo di vita dei prodotti che usiamo e la loro longevità nell’ambiente’ (R. Halden). Le ricadute sono particolarmente gravi sull’ecosistema marino, che mette a grave rischio la sua fauna e di conseguenza la nostra salute”.

Dopo i saluti dei rappresentanti di enti e associazioni che hanno organizzato il convegno: Giuseppe Bonifazi, direttore Cersites, Federico Bizzarri, presidente Rotary Club Latina, Ester Campoli, rappresentante Isse,  Emanuela Santoro Cayro, presidente Rotaract, Riccardo Astolfi, presidente Interact, Roberto Lessio, assessore all’ambiente e alle politiche energetiche del Comune di Latina, il moderatore Roberto Micolitti ha introdotto i relatori che hanno affrontato il tema del Convegno sotto diversi aspetti.

Il professor Bonifazi ha fatto il punto della ricerca focalizzando l’interesse sulle micro e nanoplastiche, soprattutto in ambiente marino, tema sul quale è impegnato in prima persona; ricerche che hanno lo scopo di individuare gli inquinanti e facilitarne la bonifica e il recupero per il riciclo.

Roberto Lessio ha illustrato la problematica della raccolta e del riciclo che deve affrontare un’amministrazione locale, resa spesso difficile da una regolamentazione che non sempre va nell’interesse del bene comune.

Il professor Sergio Zerunian ha trattato il tema dei pericoli che la plastica costituisce per l’ecosistema marino, e in definitiva per tutti noi, dato che le micro e nanoplastiche vengono assorbite dalla fauna ittica, e, tramite il suo consumo alimentare, dall’uomo.

Il professor Luciano Cantone ha affrontato il problema dal punto di vista etico, focalizzando l’attenzione sulla necessità da parte di ciascuno di impegnarsi in comportamenti virtuosi che limitino la pulsione al consumo e allo spreco (tetto ai desideri), e da una più attenta considerazione dell’altro (visione dall’io al noi).

Il convegno è stato concluso da un panel cui hanno partecipato la professoressa Grazia Maddaloni docente del Galilei-Sani, la professoressa Maria Teresa Eramo, docente del Liceo Majorana e alcuni loro alunni. Dal dibattito sono emersi alcuni punti molto interessanti, tra i quali la necessità di integrare l’istruzione prevista dai programmi curriculari con attività e iniziative che mirino a educare gli alunni a comportamenti che ne facciano, oltreché degli ottimi tecnici, delle persone eticamente corrette e responsabili.