È un clima di forte tensione quello che si respira in città all’indomani del blitz dei carabinieri che, nell’ambito di una vasta operazione contro il clan Licciardi, ha coinvolto anche il territorio di Terracina. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’emissione di diversi provvedimenti restrittivi, tra cui quello agli arresti domiciliari per il consigliere comunale Gavino De Gregorio, accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Sulla vicenda, e dopo un primo comunicato diffuso ieri, è intervenuto il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, che con una nota ufficiale ha preso nettamente le distanze dall’inchiesta e dalle persone coinvolte.
“Le notizie di stampa che stanno emergendo oggi in merito all’operazione dei carabinieri che ieri ha riguardato anche Terracina stanno delineando una situazione molto delicata per tutto il territorio dalla quale prendo con decisione le distanze”, ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando come la vicenda rischi di gettare un’ombra sull’intera comunità.
Giannetti ha poi espresso la propria convinzione circa un passo indietro del consigliere coinvolto: “Sono certo dell’immediata disponibilità da parte del Consigliere De Gregorio a fare un passo indietro come atto di rispetto verso gli elettori, verso la Città e verso sé stesso”. Un gesto che, nelle intenzioni del sindaco, dovrebbe consentire di tutelare le istituzioni cittadine mentre l’indagato avrà modo di chiarire la propria posizione nelle sedi opportune.
Nel suo intervento, il sindaco ha inoltre ribadito la piena fiducia nell’operato degli inquirenti: “Confermo la massima fiducia nell’operato della magistratura e delle Forze dell’ordine, baluardo e garanzia di legalità», assicurando al tempo stesso “la massima attenzione sulla correttezza e sulla trasparenza dell’operato dell’Amministrazione Comunale”.
