Questa mattina la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, il Comando Regionale Lazio e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza hanno sottoscritto un protocollo operativo per potenziare il contrasto patrimoniale alla criminalità economica e organizzata tramite la “confisca allargata in executivis”. L’accordo, firmato in Piazza Adriana n. 2 a Roma dal Procuratore Generale Giuseppe Amato, dal Comandante Regionale Lazio Gen. D. Mariano La Malfa e dal Comandante S.C.I.C.O. Gen. D. Antonio N. Quintavalle Cecere, mira a eseguire pienamente i provvedimenti di confisca, spesso ostacolati da occultamenti di beni da parte di soggetti condannati definitivamente.
Il memorandum istituisce un tavolo tecnico con il Procuratore Generale, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma e delegati S.C.I.C.O., per analizzare sentenze passate in giudicato e provvedimenti di confisca sulla base di linee guida precise. La Guardia di Finanza condurrà indagini utilizzando banche dati e l’applicativo MOLECOLA per ricostruire patrimoni, inclusi beni intestati a terzi, colpendo ricchezze illecite accumulate ingiustamente. Sono previsti anche corsi formativi per i reparti laziali, per consolidare best practice nel distretto della Corte d’Appello di Roma.
Il Procuratore Amato ha evidenziato come la confisca allargata, confermata dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 166/2025), superi i limiti della confisca classica, permettendo di ablare beni sproporzionati rispetto ai redditi legittimi di chi è condannato per reati redditizi. Gen. La Malfa ha sottolineato che l’intesa rafforza la lotta alla ricchezza illecita, escludendola dai circuiti legali a tutela della collettività. Gen. Quintavalle Cecere ha enfatizzato l’uso di tecnologie come MOLECOLA, sviluppata internamente dal S.C.I.C.O., per accelerare le analisi economico-finanziarie.









