In occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha lanciato una nuova campagna di comunicazione dedicata alla sensibilizzazione e alla responsabilizzazione sul tema della violenza di genere. L’obiettivo? Incoraggiare le vittime a denunciare e promuovere un cambiamento culturale profondo. Attraverso la diffusione di materiale informativo, video, locandine e interviste sui canali ufficiali, l’Arma ribadisce il proprio “No” fermo a ogni forma di violenza fisica e psicologica. A sostegno dell’iniziativa, è stato realizzato anche uno spot con l’attrice Cristiana Capotondi, incentrato sui valori di rispetto, ascolto e legalità.
Prosegue il coinvolgimento delle scuole e delle comunità locali, con incontri dedicati alla prevenzione e alla promozione di una cultura che valorizzi la dignità e il ruolo della donna. Anche quest’anno numerose caserme si illumineranno di arancione, aderendo alla campagna internazionale “Orange the World”. Sul sito dell’Arma è inoltre disponibile una sezione dedicata al “Codice Rosso” e un test di autovalutazione denominato “Violenzametro”. La lotta alla violenza di genere è da anni una priorità operativa dei Carabinieri. Dal 2009 è attiva la Sezione Atti Persecutori del Ra.C.I.S., impegnata nello studio del fenomeno e nell’elaborazione di strategie aggiornate. Dal 2014 opera anche una rete nazionale di monitoraggio composta da personale specializzato, formato presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative.
Tra i progetti concreti spicca “Una stanza tutta per sé”, realizzato con Soroptimist International d’Italia, che ha portato alla creazione di 211 ambienti protetti per l’ascolto delle vittime all’interno delle caserme. A esso si affianca la versione portatile del progetto, un kit tecnologico già distribuito in 79 reparti. Particolarmente innovativo anche il programma “Mobile Angel”, basato su smartwatch collegati alle Centrali Operative per garantire interventi immediati in caso di emergenza. I dati confermano la crescente attività dell’Arma: nel 2024 i reati legati al Codice Rosso perseguiti sono stati 60.972, in aumento rispetto al 2023, mentre gli arresti nello stesso ambito sono stati 9.484. Nei primi nove mesi del 2025 si contano già 40.803 reati e 6.673 arresti.









