Emergenza rifiuti a Roma, una parte sarà smaltita a Latina: a breve l’ordinanza

Una montagna di rifiuti da Roma sarà smaltita anche in provincia di Latina. L’emergenza nella Capitale è una realtà. Dopo essere stata minacciata per mesi, alla fine è arrivata. Creata ad hoc come dice qualcuno? O semplicemente la conseguenza di un immobilismo politico?

Fatto sta che nelle prossime ore “la Regione Lazio, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, emanerà un’ordinanza, in base all’articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006, con cui verrà disposto, per motivi di urgente necessità di tutela dell’ambiente, che tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio garantiscano la massima operatività per accogliere i rifiuti prodotti dalla città di Roma”.

L’articolo 191 dispone che “qualora  si  verifichino situazioni di eccezionale  ed  urgente  necessità  di  tutela  della salute  pubblica  e  dell’ambiente,  e  non   si   possa   altrimenti provvedere, il presidente della  Giunta  regionale  o  il  presidente della provincia ovvero il sindaco possono emettere, nell’ambito delle rispettive  competenze,  ordinanze  contingibili   e   urgenti   per consentire il ricorso temporaneo a speciali  forme  di  gestione  dei rifiuti, anche in deroga alle  disposizioni  vigenti,  garantendo  un elevato  livello  di  tutela  della  salute  e  dell’ambiente”.

Tutti gli impianti, compresi quelli della provincia pontina. Nell’ordinanza saranno specificati quali, il documento “indicherà un preciso cronoprogramma di azioni da realizzare da parte della società Ama con l’obiettivo di raccogliere in breve tempo tutti i rifiuti attualmente giacenti sulle strade della Capitale, ripulendo e ripristinando le condizioni di igiene e di decoro urbano. In particolare, l’azienda municipalizzata dovrà anche assicurare la funzionalità di idonee infrastrutture logistiche, come stazioni di trasferenza e aree di trasbordo; la disponibilità di ulteriori impianti di trattamento mobili; ristabilire il regolare e tempestivo pagamento dei fornitori aziendali”.

Un provvedimento evidentemente necessario per Roma, certo. Resta da capire quali saranno le conseguenze per il territorio pontino.