Investimento pirata, Sacco chiede la scarcerazione: venerdì il riesame

Nuovi sviluppi sul caso che a Ferragosto ha sconvolto l’intera comunità pontina: la morte del 16enne Federico Salvagni, travolto e ucciso nella notte del 15 agosto lungo la strada che dal fiume Sisto collega Terracina a San Felice Circeo. A distanza di poche settimane, l’automobilista arrestato per quel tragico investimento, il 49enne di Aquino Gioacchino Sacco, ha chiesto la scarcerazione.

L’uomo era stato rintracciato e fermato dai carabinieri alcuni giorni dopo l’incidente, con l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. Da allora si trova detenuto in carcere, dove venerdì 5 settembre sarà discusso davanti al Tribunale del Riesame l’istanza di libertà avanzata dal suo legale.

Secondo la ricostruzione, quella notte Federico stava camminando insieme al fratello gemello e a un amico lungo quel tratto di strada, quando il gruppo è stato falciato dall’auto guidata da Sacco. Per il giovane non c’è stato nulla da fare.

La vicenda aveva scosso profondamente Latina e i comuni del litorale, tra dolore e rabbia per una tragedia che ha colpito un ragazzo di appena 16 anni e la sua famiglia. Ora la parola passa ai giudici, chiamati a valutare la richiesta di scarcerazione dell’indagato, mentre resta forte l’attesa per le prossime mosse della Procura che coordina le indagini.