Lottizzazioni abusive a Cori, il sindaco scrive al Prefetto

Il sindaco di Cori Mauro Primo De Lillis

Lottizzazioni abusive a Cori e costituzione di parte civile del Comune: il sindaco di Cori spiega al Prefetto Maria Rosa Trio per quale motivo il presidente del Consiglio comunale non ha indetto l’assise con all’ordine del giorno richiesto dal gruppo di opposizione capeggiato da Angelo Sorcecchi.

Il primo cittadino Mauro Primo De Lillis riferisce di aver convenuto insieme al presidente Antonio Betti che l’istanza, pur essendo formalmente corretta, poneva al centro della discussione consiliare una questione di competenza del sindaco.

“Nel caso di specie – si legge nella missiva indirizzata al Prefetto di Latina -, si ritiene che l’argomento per il quale è stata chiesta la convocazione del Consiglio non rientri tra le materie demandate alla competenza dello stesso organo. Infatti, la competenza a decidere l’insaturazione di un giudizio da parte di un Ente Locale, la resistenza in giudizio ovvero, come nel caso di specie, la costituzione di parte civile spetta alla Giunta Comunale (in tal senso: Cass. Civ. 1°, 4 febbraio 1993, n. 1403, in Giust. Civ. Mass. 293, 233) mentre la costituzione in giudizio del Comune spetta al Sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente”.

Al Prefetto Trio, nei giorni scorsi, si erano rivolti i consiglieri del gruppo “L’altra città” vista la mancata convocazione dell’assise richiesta entro i termini previsti dallo statuto comunale. Gli stessi consiglieri avevano chiesto un incontro al prefetto per meglio riferire sull’argomento.

Ieri la giustificazione del sindaco, che è apparsa come un velo sul caso politico delle lottizzazioni abusive.

Tuttavia, lo stesso primo cittadino scrivendo al Prefetto afferma di aver convocato verbalmente il capogruppo della minoranza Sorcecchi per individuare congiuntamente la strada da seguire nel rispetto delle norme.

“Detto questo – conclude la missiva del sindaco -, la questione relativa all’opportunità o meno da parte dell’Ente di costituirsi parte civile nei procedimenti penali RGN n. 5980/18 e n. 6135/18, così come richiesto dai consiglieri di minoranza, può essere comunque oggetto di discussione in Consiglio Comunale attraverso le altre forme consentite dalla normativa”.