Manifesti della Meloni rovesciati a Formia, Procaccini e Palazzo:”Gesto violento e vergognoso”

Giorgia Meloni

Un tentativo di sabotare la campagna elettorale oppure una semplice mancanza di rispetto da qualche avversario politico, ci sarebbe questo alla base del grave episodio avvenuto a Fondi dove sono stati rinvenuti dei manifesti elettorali della premier Meloni rovesciati.

Un fatto che ha scatenato rabbia e indignazione nel mondo politico del centro destra. Tanti i messaggi di solidarietà inviati dai principali esponenti come l’assessore regionale Elena Palazzo e l’europarlamentare Nicola Procaccini che hanno descritto il fatto come un gesto vile e caratterizzato da un’odio preoccupante. Sul fatto indaga la Digos.

“La comparsa – spiega Procaccini – di manifesti oltraggiosi nei confronti del premier Giorgia Meloni nella città di Formia, rappresenta l’ennesimo tentativo di avvelenare la campagna elettorale e distogliere l’attenzione sui temi importanti per il futuro degli italiani. Naturalmente, come accaduto sul palco del 1° maggio e in tutte le altre occasioni, neanche in questo caso ci aspettiamo la condanna di quanto accaduto da parte del PD, pronto invece ad aizzare inutili gazzarre su argomenti pretestuosi. Lo facciamo noi, in difesa della democrazia, stigmatizzando atti che rappresentano vera e propria violenza che, se non bloccati, possono portare a pericolose degenerazioni”.

Il messaggio di Elena Palazzo, assessore Turismo, Ambiente, Transizione Energetica e Sport della Regione Lazio:

“Sono indignata per quello che ho visto quest’oggi sulle strade di Formia: alcuni manifesti elettorali di FdI con il volto del Presidente Giorgia Meloni a testa in giù. Qualche perditempo ha pensato bene di capovolgere tali immagini, mandando un messaggio di cattivissimo gusto che colpisce in maniera del tutto ingiustificata il nostro partito nel pieno della campagna elettorale per le europee.  Un fatto che denota la assoluta mancanza di rispetto per l’avversario politico e che racconta molto di chi lo ha compiuto: qualcuno che evidentemente non conosce il senso della democrazia, che è privo di qualsiasi argomento politico e che non è capace di confrontarsi sul piano dei contenuti e delle idee”.