Marina di Latina, annullate le ordinanze di demolizione dei lidi fuori stagione

Il Lido di Enea posto sotto sequestro ad aprile del 2016

Annullate, in regime di autotutela, le cinque ordinanze emesse dal Comune di Latina di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi occupati dagli stabilimenti al centro dell’inchiesta giudiziaria per occupazione abusiva di pubblico demanio marittimo e violazione di norme edilizie. Gli atti, a firma di Giovanni Della Penna, dirigente del Servizio politiche di gestione e assetto del territorio, erano stati pubblicati all’albo pretorio il 10 maggio scorso a carico dei titolari dei lidi Nausicaa, Amarilly, Enea, Egea e Altea. Oggi è lo stesso dirigente ad annullare gli atti. Il dietrofront è scattato sulla base delle memorie difensive presentate dai gestori degli stabilimenti balneari che a gennaio, per altro, si erano visti dichiarare decadute le proprie concessioni demaniali (questione sospesa dal Tar). Memorie che il Comune non può non tenerne conto per una corretta valutazione al fine di emettere atti non viziati né nella forma né nella sostanza.

Il 18 maggio scorso il Tribunale del Riesame aveva accolto la richiesta di dissequestro presentata da tre gestori i quali ora, sulla base della sospensiva del Tar della dichiarata decadenza della concessione demaniale e sull’odierno annullamento dell’ordinanza di demolizione, sembra possano riaprire. Stessa potrebbe valere per le due attività, Amarilly e Enea, che il Gip ha dissequestrato per il venir meno dell’esigenza cautelare se non fosse che il Pm Giuseppe Miliano ha già presentato appello contro tale decisione.