Dopo tre secoli il pittore Antonio Cavallucci “torna” a Sermoneta

Per la prima volta Sermoneta dedica una mostra a uno dei suoi “figli” più celebri, Antonio Cavallucci, nato proprio a Sermoneta nel 1752 e morto nel 1795, valente artista le cui opere sono oggi conservate in prestigiosi musei e collezioni in tutta Italia ed Europa: Città del Vaticano, Catania, Spoleto, Assisi, Urbino, Napoli, Pisa, Vienna.

Cavallucci è stato uno dei principali protagonisti nel panorama artistico romano del secondo Settecento. L’artista fu prediletto interprete presso numerose ed influenti famiglie dell’aristocrazia pontificia – Caetani, Albizzi, Braschi, Zelada – che gli commissionarono importanti opere murali e da cavalletto. Oltre all’innato talento, all’artista sermonetano vengono riconosciute una maestria e una sicurezza che lo collocano ai vertici della pittura romana della seconda metà del XVIII secolo.

La mostra “Antonio Cavallucci da Sermoneta. Pittore” è stata allestita a cura dell’amministrazione comunale di Sermoneta, di Vincenzo Scozzarella e Ferruccio Pantalfini, con la collaborazione della Diocesi di Latina, il centro studi Duilio Cambellotti, la Camera di Commercio Frosinone Latina, la BCC e Benacquista Assicurazioni.
L’inaugurazione sarà mercoledì 13 dicembre alle ore 18 al Museo diocesano di piazza Santa Maria, nel centro storico di Sermoneta, nell’ambito del cartellone di eventi natalizi “Favole di Natale”, e resterà aperta fino all’11 febbraio. L’ingresso è gratuito.
“Antonio Cavallucci da Sermoneta.

Pittore” è la prima esposizione realizzata nel territorio e dedicata all’artista sermonetano e propone una riflessione sul suo complesso percorso nella cultura figurativa romana attraverso opere fortemente emblematiche, a carattere allegorico e religioso.

“Dopo aver reso omaggio nel 2021 ai 500 anni della nascita dell’artista Girolamo Siciolante, altro figlio illustre di questa terra – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – con un ciclo di conferenze organizzate insieme alla Compagnia dei Lepini, il Comune di Sermoneta porta in mostra al Museo Diocesano alcune delle opere più importanti della vasta produzione artistica di Antonio Cavallucci. Una occasione per conoscere più da vicino un maestro che da tre secoli dà lustro al nome della nostra città”.
In questi anni il lavoro dell’amministrazione comunale è stato quello di valorizzare ogni forma d’arte, antica e moderna, ospitando eventi “diffusi” rendendo il centro storico una esposizione a cielo aperto di installazioni contemporanee che dialogano e interagiscono con l’ambientazione medievale in un unico flusso narrativo. “L’arte come opportunità di promuovere il talento e suscitare emozioni – aggiunge il sindaco -. Emozioni che, sono certa, sapranno trasmettere i capolavori del maestro Cavallucci che dopo tre secoli tornano idealmente a casa, accolti dalla sua comunità, grazie anche alla collaborazione dei privati, a cui va il nostro sincero ringraziamento, e che hanno messo a disposizione le opere di loro proprietà per la pubblica fruizione”.
Nella mostra dedicata all’artista sermonetano saranno esposte anche alcune opere della scultrice Emilia Isabella, proprio come spunto per un “Dialogo contemporaneo”, una riflessione su come l’arte del passato e quella moderna possano interagire.