Latina, scoperto laboratorio per il taglio della droga: obbligo di firma per un 53enne

Un locale apparentemente inutilizzato si è rivelato il fulcro di un’attività di lavorazione della droga. È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Latina nel corso di un’operazione antidroga che risale a settembre e che, nei giorni scorsi, ha portato all’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di un uomo di 53 anni: per lui è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, su decisione del Gip del Tribunale di Latina.
La svolta nelle indagini arrivò durante una serie di perquisizioni all’interno di una palazzina del capoluogo. In una cantina formalmente non assegnata a nessun residente, i militari individuarono un frigorifero colmo di hashish: oltre un chilo e mezzo di sostanza, divisa in dodici panetti, materiale per il confezionamento e una pressa utilizzata per modellare lo stupefacente. Gli accertamenti tecnici successivi portarono a ritenere che quel locale fosse usato come laboratorio artigianale per il taglio della droga.
Gli investigatori hanno inoltre ricostruito come il 53enne, indagato nel procedimento, avrebbe fornito alimentazione elettrica al laboratorio tramite la propria cantina, situata proprio di fronte a quella in cui è stato trovato lo stupefacente. Questo dettaglio, insieme al resto delle evidenze raccolte, ha costituito un elemento chiave dell’inchiesta.
I gravi indizi emersi sono stati trasmessi alla Procura di Latina, che li ha ritenuti sufficienti per chiedere l’applicazione di una misura cautelare. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta, emanando il provvedimento ora eseguito dai Carabinieri.
Le attività investigative restano aperte, con l’obiettivo di definire eventuali ulteriori coinvolgimenti e comprendere la destinazione della droga sequestrata.