Uno sguardo all’economia laziale e pontina con segnali di ripresa

Dopo l’emergenza del Covid-19, l’economia del Lazio ha iniziato la sua fase di ripresa nel 2022, una fase che è continuata anche nel 2023. Infatti, i dati della Banca d’Italia confermano che l’economia regionale ha continuato ad espandersi, con settori come quello delle costruzioni che guidano la ripresa.

Nonostante l’aumento dei prezzi delle materie prime o dei tassi di interesse, l’economia regionale ha visto una crescita degli investimenti nell’industria e nella redditività delle imprese. I dati dell’occupazione nel Lazio sono altrettanto positivi, con il tasso di occupazione femminile che ha riscontrato una crescita e, ancora una volta, con il settore delle costruzioni che guida la carica.

Più lavoro per i cittadini del Lazio significa più reddito per la famiglie, nonostante l’inflazione. Proprio per questo, a fine 2023, diversi locali hanno partecipato all’iniziativa “trimestre anti inflazione.” Esercenti in tutta la regione, anche in provincia di Latina, hanno offerto sconti e promozioni uniche ai cittadini con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tra i locali che hanno partecipato ci sono stati supermercati, farmacie e parafarmacie.

Per promuovere la ripresa economica della provincia di Latina, iniziative come il “trimestre anti inflazione” sono fondamentali. Così come è fondamentale la collaborazione delle imprese locali, che sfruttano sempre di più l’innovazione per diventare efficienti e per dare una curva positiva all’economia regionale.

Tra le tante tecnologie che possono aiutare le aziende laziali ci sono i sensori, che rendono il lavoro più smart, veloce ed accessibile. Ad esempio i lettori rfid, strumenti per la gestione del magazzino e dell’inventario. Questi sensori permettono di controllare le scorte in tempo reale, rendendo il lavoro degli operai più snello. Il lavoro “smart” è il futuro dell’economia e dell’industria, anche per la provincia di Latina.

Questo sviluppo è necessario, perchè la provincia non sta dando gli stessi segni di ripresa del resto della regione. Infatti, i comuni di Latina hanno perso quasi 6 milioni di euro in finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la performance negative, in particolare delle aree di Ponza e San Felice Circeo, che hanno influenzato l’assegnazione dei fondi, che ora riguardano solo 264 progetti.

”E’ il taglio più sostanzioso che abbiamo registrato in tutta la provincia,” ha detto il segretario generale della Uil di Latina Luigi Garullo, “e che colpisce proprio il capoluogo nei settori critici come la sicurezza delle scuole e la lotta al caporalato.”

In più, secondo i dati di Confartigianato Lazio, nel 2023, la provincia ha perso 126 imprese dell’artigianato, dalle costruzioni fino alla ristorazione, in tendenza con il resto della regione, dato che anche le province di Frosinone e Roma hanno registrato dei saldi negativi del settore. Tutto questo mentre le imprese agricole di Latina devono fare i conti con il cambiamento climatico. Con un calo del 20% nella produzione di olio e danni per quasi 155 milioni di euro nella produzione dei kiwi, il settore agroalimentare provinciale sta vivendo una fase difficile.

La buona notizia? Ci sono dei segnali positivi. Infatti, le industrie provinciali in crescita, in particolare quello dell’intrattenimento, delle attività professionali e della produzione di software. È il potere dell’innovazione, che ha diverse sfaccettature. Basta pensare al miglior panettone innovativo del mondo del 2023 prodotto dalla Maciste Pasticceria di Cori e da Tiziana Apicella.