Aprilia, scuola Gramsci in un sito insicuro: Lega e meetup grillini interrogano il sindaco

Il sindaco di Aprilia Antonio Terra

“Perché l’amministrazione civica di Antonio Terra pur continuando a incontrare ostacoli, si ostina a ritenere il terreno ex Canebi di via Tiberio il sito migliore dove poter realizzare la nuova scuola scuola Gramsci?”
L’interrogativo più volte posto dai meetup
 Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati, prende forma attraverso l’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere Roberto Boi della Lega al sindaco Antonio Terra e al presidente del consiglio, che invita l’amministrazione comunale a far chiarezza sulla scelta di un sito usucapito, troppo vicino all’elisuperficie tanto da comprometterne la permanenza e dove sorgono dubbi sul rispetto dei requisiti di sicurezza.
“Se già la scelta, ricaduta su un sito usucapito e problematico aveva sollevato non poche perplessità – si legge nel comunicato di Lega e Grillini Pentastellati –  incomprensibile a nostro avviso il motivo per il quale la scelta sia ricaduta su un terreno posto in prossimità dell’elisuperficie in uso alla Casa di Cura Città di Aprilia, necessaria per intervenire tempestivamente sulle emergenze, quali ictus e infarti, tanto da finire per mettere a rischio la permanenza stessa o dell’eliporto o del progetto della nascente scuola. Inoltre, come mai per un terreno che dovrebbe essere comunale si prevedono al punto 6 del piano economico imprevisti e acquisizione aree per 263 mila 192 euro? Perchè il 3/02/2017 risulta approvato il progetto esecutivo se il terreno era usucapito? La ditta redattrice del progetto preliminare, incaricata con determinazione R.G n 68 del 20/01/2015, non avrebbe dovuto eseguire delle verifiche documentali circa la proprietà del terreno usucapito dopo la decorrenza dei termini per il ricorso in appello, con sentenza depositata presso il Tribunale di Latina l’11 maggio 2015 prima di redigere il progetto preliminare?”
Incongruenze cui si uniscono anche criticità legate alla scelta del sito, che sembrerebbe non idoneo per problemi legati alla viabilità e alla sicurezza.
“Per questo, nell’interrogazione abbiamo richiesto anche i criteri adottati nella scelta del sito della nuova scuola, vista la totale assenza di parcheggi e l’inadeguata viabilità delle tre vie di accesso, la cattiva esposizione solare e illuminazione di cui godrà il nuovo plesso e in che modo siano stati calcolati gli standard urbanistici, considerato che quelli al verde pubblico sono diversi da quelli relativi ai servizi per la comunità, per cui una conversione di circa 1,5 ettari di verde pubblico in servizi determina che ci saranno 1,5 ettari a servizi in più e 1,5 ettari di verde pubblico in meno, in contrasto con quanto stabilito dalla legislazione in materia di standard urbanistici. Chiediamo inoltre come sarà possibile evacuare in maniera rapida un sito che sorge in prossimità di due strade trafficate e una cieca e nel caso da dove potrebbero accedere i mezzi antincendio: un’autopompa potrebbe infatti finire per bloccare la via principale e il traffico nell’orario di ingresso e uscita, ma anche in caso di fuga potrebbe bloccare il passaggio ai carabinieri di via Tiberio e l’accesso del pronto soccorso. Infine, in caso di sisma la scuola si trova circondata da edifici di quattro piani, palazzi vecchi e ruderi che non rispondono ai criteri antisismici stabiliti dalla normativa: come potrà essere evacuata la scuola circondata da edifici a rischio crollo?”