Aprilia, affidamenti diretti frazionati per comprare i kit: sotto accusa il settore ambiente sul porta a porta

Oltre ai debiti della Multiservizi, preoccupa l’assenza di una progettualità nella diffusione del Porta a porta in città. Proprio sulla diffusione del nuovo regime di raccolta, sul frazionamento degli importi per l’acquisto dei kit, si concentra l’attenzione del consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli, che anche in consiglio comunale aveva posto perplessità sul caso.

Differenziata fuori controllo e Progetto Ambiente sottodimensionata”

 “L’assessore Mastrofini- scrive Carmen Porcelli- prevede di abbassare la Tari? Non ci ha spiegato come se non si conoscono gli introiti per la vendita dei materiali” Nel costo della P.A. vengono considerate le forze lavoro, il costo dei kit e delle strutture. Da quello che ho letto l’Amministrazione Terra, secondo quanto ha dichiarato il Delegato alle Finanze, Mastrofini, si attende una riduzione delle tariffe Tari dal 10 al 20 % ma, entrando nel merito della questione, mi sorge più di un dubbio visto che nel prossimo futuro le voci che determinano il costo della Progetto Ambiente, sono destinate ad aumentare.  Partiamo da alcune considerazioni: la raccolta differenziata si sta sviluppando in tutto il centro, quindi se da una parte quando sarà attiva su tutto il territorio il costo del conferimento in discarica sarà minore, dall’altra saranno sicuramente aumentati i costi per l’acquisto di attrezzature (kit); per arrivare all’obiettivo della differenziata sull’intero territorio la Progetto Ambiente ha dovuto incrementare il costo del personale e delle attrezzature, mentre il trasferimento delle risorse dall’Ufficio Tributi alla Progetto Ambiente per la TARI comporterà costi per l’allocazione, per l’organizzazione degli uffici: da ciò si deduce che l’implementazione del servizio avrà un impatto sul piano tariffario”.

I kit e gli acquisti con determina

Sotto accusa due diverse determine per l’acquisto dei kit, pubblicate lo stesso giorno per un importo complessivo superiore a 40mila euro. “Per quanto riguarda l’acquisto dei contenitori da utilizzare per la raccolta  di carta, umido, vetro, indifferenziato, plastica e metalli dal mese di marzo ad oggi- afferma Porcelli-  sono state prodotte otto determinazioni per la fornitura di contenitori, l’ultima determinazione la n. 718 porta la data del 14 novembre 2016, fornitura del materiale occorrente per l’estensione del servizio di raccolta differenziata nell’ultima zona dove sta partendo il servizio. Ciascuna determinazione ha previsto quale impegno di spesa la bellezza di 39.802,50 euro, compresa Iva, Giusto giusto per rientrare nella fattispecie prevista dal D.lgs 18 aprile2016 n. 50 che disciplina l’affidamento dei contratti pubblici di appalto che all’articolo 36 comma 2 dispone che per affidamenti di importo inferiore a40mila euro è consentito affidamento diretto. Quanto avremmo speso se invece di ordinare di volta in volta 1500 contenitori per ciascuna tipologia di rifiuto avessimo fatto un bando di gara per l’acquisto di complessivi? Non lo sappiamo, poiché la progettazione pilota – per ottenere la quale è stato conferito un incarico ad una società di Pesaro, la Wastelab (determinazione è la 262 del dicembre 2011) – non ha di fatto comportato alcun tipo di programmazione in merito, tanto che non è stata programmata una gara eppure di tempo ce ne sarebbe stato visto che il comune è in ritardo con la tabella di marcia. Facendo i calcoli però sappiamo quanto è stato speso: 39.802,50 euro moltiplicato per8, tante sono le determinazioni addirittura due prodotte nella stessa giornata, poiché riportano medesima data, (si tratta della n. 675 del 19 ottobre 2016 e della n. 677 sempre del 19 ottobre) dà come risultato 318.420 euro. Siamo certi abbiamo risparmiato? Sicuramente nessuno può affermare serenamente di no”.

Le percentuali della differenziata

Perplessità anche riguardo alla gestione della Progetto Ambiente, una struttura che messa a regime potrebbe trattare anche i rifiuti di altri comuni e garantire incassi all’ente di piazza Roma. “Dalla Relazione di Gestione del Bilancio della Progetto Ambiente apprendiamo però che attualmente la percentuale della differenziata è del 37% ma che entro il prossimo anno si stima di arrivare al 65 di raccolta differenziata, tra l’altro obiettivo di raggiungimento fissato dalla normativa, ma come è possibile? Leggiamo che la capacità dell’impianto di via delle Valli è pari a 12mila tonnellate ma quali sono le reali capacità dell’impianto? La Progetto Ambiente fino a qualche anno fa gestiva anche la differenziata per il Comune di Latina, invece ora si accontenta di gestire solo quella del Comune di Aprilia; chiaramente è un impianto sottodimensionato, ed una società che non dispone di un ufficio commerciale come fa a promuovere il proprio prodotto? Inoltre nonostante abbiamo visto pubblicati i dati sulla raccolta dei rifiuti recuperabili, continuiamo a non avere le schede gestionali derivanti dalla vendita del rifiuto. Se tutto il rifiuto raccolto è stato recuperato, e quindi venduto, quanto abbiamo guadagnato? Quanto costa raccogliere il differenziato e quanto l’indifferenziato? E per ciascun tipo di rifiuto del differenziato quanto costa differenziarlo e quanto se ne ricava? In assenza di queste informazioni, cosa gravissima poiché in consiglio nessuno sapeva rispondere a questa domanda, né il delegato all’Ambiente, né quello alle Finanze (tanto è che è stato inviato in diretta un SMS al presidente della Progetto Ambiente) ed in ragione di ciò mi chiedo come sia possibile asserire che, estendendo la differenziata sul territorio, si abbatteranno i costi della Tari visto che non conosciamo dati, presumiamo di aumentare i costi sia del personale che dei mezzi, con  affidamenti diretti e senza alcun tipo di risparmio per l’ente”.

 

I tributi incassati

“Dall’accesso agli atti del 9 ottobre u.s- prosegue Carmen Porcelli-  accesso formalizzato tramite Pec ma di cui ho ricevuto risposta tramite posta ordinaria il 29 u.s durante lo svolgimento del consiglio comunale, forse per non consentirmi di fornire una giusta fotografia della situazione, in effetti risulta che l’Ufficio Tributi dai dati che mi risultano ha permesso all’Ente con la propria attività di:

a)     Incrementare i contribuenti paganti TARI dal2010 al 2016 di 2418, passando da n. 23.484  a n.25.902, con un incremento in valore percentuale del 10,30%. Senza considerare i contribuenti iscritti a ruolo ed esenti per invalidità o inagibilità immobile. Questo alla data del 10 novembre u.s.

b)     Incassare a titolo di IMU 2015 un importo pari ad € 22.175.171 di cui una quota comunale pari ad € 14.863.788 e quota statale pari ad € 7.311.383 mentre per l’anno 2016 abbiamo solo i dati dell’acconto per un incasso pari globale pari ad € 9.944.150, di cui quota comunale pari ad € 6.994.100 e statale pari ad € 2.950.040(gli incassi sono registrati alla data del 10 novembre) ;

c)     Incassare a titolo di TARI una percentuale di oltre il 70% ogni anno e quindi si prospetta per il 2016 un incasso pari ad oltre € 9.000.000,00.

d)     A seguito del progetto “Evasione Zero” presentato in Conferenza Stampa, da quello che leggo dai giornali, l’Ufficio entro fine anno doveva inviare 7369 informative a seguito di controlli incrociati e in effetti i contribuenti mi dicono che è sempre pieno la mattina. A tal proposito voglio muovere un appunto all’Amministrazione. Tanti contribuenti lamentano il fatto che l’Ufficio Tributi è sottodimensionato perle esigenze del Comune di Aprilia, ma mi confermano che il personale è gentile e si mette a disposizione per risolvere le problematiche.

e) Accertamenti emessi alla data del 10.11.2016: per la tassa rifiuti 1.195 (nel 2016) per un controvalore al lordo di sanzioni ed interessi pari ad € 3.844.798,00; per l’ICI/IMU, nel 2016 sono stati emessi alla data del 10.11.2016, 314 accertamenti per un controvalore al lordo di sanzioni e interessi pari ad € 1.761.580,00″. 

 

La struttura: i dubbi

Carenze, quelle riscontrate dal consigliere di Primavera Apriliana, che alimentano i dubbi sulla gestione del settore, ma anche sull’effettiva capacità del’ente di ridurre i costi dell’imposta per i cittadini. “L’assessore insomma prevede una diminuzione della Tari a seguito del lavoro dell’Ufficio Tributi,  ufficio che lo ricordiamo è sotto organico e in una struttura non proprio confacente ma che, a quanto ho potuto vedere, sta svolgendo una mole di lavoro impressionante, E allora mi chiedo, da cittadina, amministratore e contribuente: non sarebbe opportuno rafforzare la struttura dell’Ufficio Tributi con una sede più accogliente, visto che è il cuore pulsante dell’Ente come afferma ripetutamente l’Amministrazione? Sappiamo che è la fonte maggiore di Entrate.  Rendere più accogliente la portineria e la sala d’attesa per i contribuenti, rendere più confortevoli gli uffici per gli operatori. E cogliere l’occasione visto che c’è stato il trasferimento al Palazzo di Vetro (cd. Palazzo Colorato) degli altri uffici, per allargare gli uffici e gli spazi, per rendere il tutto più vivibile e incrementare il personale? Spetta poi all’Amministrazione trovare le soluzioni per incrementare il personale degli uffici e quindi chiedo ai tecnici competenti di proporre le migliori soluzioni. E non prendere delle decisioni quantomeno affrettate, come il passaggio Asam – Progetto Ambiente dei dipendenti Tari con duplicazione costi per allocazione, con passaggio personale in un’ottica di ristrutturazione quanto meno sospetta e magari legata a logiche politico clientelari?”