Ballottaggio a Minturno, la scelta tra Stefanelli e Signore. Ecco le ipotesi di giunta e alcune proposte

Gerardo Stefanelli e Massimo Signore

A distanza di due settimane, i residenti di Minturno tornano al voto per l’elezione del sindaco. Al ballottaggio di domenica 19 giugno, seggi aperti dalle 7 alle 23, Gerardo Stefanelli e Massimo Signore. Il primo, 41 anni, dipendente della Provincia di Latina, esponente del Partito democratico (coalizione  Pd, Minturno Cambia, Insieme per Minturno, Minturno Rinasce) ha ottenuto il 5 giugno scorso 4.243 voti (31,58%). Il secondo, 43 anni, avvocato, al suo esordio in politica (coalizione Idee e Legalità, Cuori Italiani, Lavori in Corso – Con Noi Donne, Noi Con Salvini) ha incassato al primo turno 3.206 voti (23,86%). Ma i mille e poco più di voti di differenza, come si sa, possono non contare al ballottaggio che di fatto rimette la palla al centro campo. Molto dipenderà da quanto i protagonisti di questa tornata riusciranno a spostare dalla loro parte i voti finiti il 5 giugno agli altri cinque aspiranti sindaci: nessun apparentamento, nessun accordo ufficiale.

In caso di vittoria di Stefanelli, la maggioranza in Consiglio comunale sarà composta da cinque esponenti del Pd, ovvero Giuseppe Tomao (già consigliere comunale), Matteo Marcaccio, Mimma Nuzzo (già consigliere comunale), Piernicandro D’Acunto (già consigliere comunale) e Paola Graziano; tre di Minturno Cambia, ovvero Giuseppe Pensiero, Ines Conte e Daniele Sparagna; Francesco Sparagna di Minturno Rinasce e Mino Bembo di Insieme per Minturno, questi ultimi consiglieri comunali nell’amministrazione precedente al commissariamento dell’ente municipale. Se Stefanelli, al contrario dovesse perdere, siederà all’opposizione con Tomao per il Pd e Pensiero di Minturno Cambia.

Stefanelli ha annunciato che, qualora eletto sindaco, la sua giunta sarà quasi del tutto tecnica, con persone esterne al Consiglio comunale che non hanno mai ricoperto incarichi in precedenza. Il primo atto che Stefanelli si propone di fare già nel primo Consiglio comunale, in caso di successo elettorale, sarà quello di esprimere formalmente e in maniera determinata un parere negativo per impedire definitivamente la realizzazione dell’impianto di mitilicoltura davanti la baia di Monte d’Oro. La riorganizzazione della macchina amministrativa, l’agenda digitale, con aggiornamento professionale dei dipendenti comunali e regolamenti che limitino l’esercizio discrezionale del potere pubblico a tutela dei diritti di cittadini, professionisti e imprese, la creazione di una struttura di controllo di gestione con cadenza trimestrale, sono tra gli altri punti del programma orientato anche alla legalità e alla sicurezza con lotta al commercio abusivo e potenziamento della Polizia Locale.

Se, invece, fosse eletto primo cittadino Signore, i suoi consiglieri saranno: sei esponenti di Idee e Legalità, cioè Maria Di Girolamo, Massimo Moni (già assessore ai lavori pubblici durante l’amministrazione Sardelli), Francesco Saltarelli, Antonella De Simone, Antonio Sparagna (già consigliere comunale) e Maria Antonietta Malagisi; due di Cuori Italiani Fabio Saltarelli (già assessore ai lavori pubblici nelle giunte Galasso e Graziano) ed Elena Conte (già consigliere comunale); Luca Pirolozzi (Noi con Salvini) e Massimo Ferrara (Lavori in Corso, già consigliere comunale). L’eventuale sconfitta di Signore lo collocherebbe all’opposizione con Di Girolamo e Moni di Idee e Legalità.

La giunta di Signore, in caso di successo elettorale, sarà di natura politica a garanzia della giusta rappresentanza delle liste, quindi gli assessori saranno scelti tra i consiglieri eletti sulla base di competenza e professionalità. Laddove vi sarà qualche deficit a livello professionale saranno prese persone esterne. Signore, da sindaco, procederà da subito alla verifica straordinaria prevista dalla legge del bilancio ricevuto in eredità e dello stato delle casse. Nel suo programma al primo posto compare la sicurezza. Tra le proposte figurano il potenziamento del sistema di videosorveglianza, progetti di informazione e prevenzione nelle scuole con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, realizzazione di un tavolo tecnico sulla sicurezza tra i comuni del Sud Pontino. Al secondo posto urbanistica, tutela dell’ambiente, sviluppo economico e crescita del territorio, che avranno un ruolo centrale, con valorizzazione del patrimonio immobiliare.

Comunque vada si ricorda che in minoranza sono stati già eletti consiglieri Aristide Galasso, Maurizio Faticoni e Vincenzo Fedele, candidati sindaci al primo turno.