Latina, la questione teatro tiene banco: Zuliani (PD) sceglie la linea morbida, Di Cocco (Fdi) attacca

Continua a tenere banco la questione del teatro, che arriva in commissione Trasparenza mercoledì 26 agosto alle 9:30. La richiesta di convocazione è arrivata dalla capogruppo del PD Nicoletta Zuliani e il presidente Alessandro Calvi (FI) l’ha convocata immediatamente.

Nicoletta Zuliani

Nonostante la richiesta, però, Zuliani sembra voler mantenere una linea molto più morbida nei confronti di LBC, rispetto alla dura presa di posizione dei vertici del suo partito, che ieri hanno lanciato un comunicato al vetriolo. Il movimento politico che esprime la maggioranza in Comune, due giorni fa ha promosso una petizione che sollecita le istituzioni a collaborare e che chiama i cittadini a raccogliersi intorno all’esigenza di riapertura del D’Annunzio. Una linea che spicca rispett

“Voglio essere assertiva e propositiva – ha spiegato la consigliera dem su Facebook – perché le polemiche non risolvono i problemi concreti delle persone, tanto meno i problemi di quelle categorie che con il Covid hanno visto crollare le basi già fragili del proprio sostentamento economico. Ecco la mia proposta: il teatro diffuso. Abbiamo tante scuole con spazi che si prestano per essere utilizzati come “piccoli teatri”, tanti piccoli “satelliti” del Palazzo della Cultura che moltiplicano le possibilità di concerti, rappresentazioni, eventi, resi possibili attraverso protocolli tra enti: Comune, Istituti Comprensivi, Provincia e Istituti Superiori della città di Latina. Una rete di teatri sparsi in tutta la città, ognuno con diverse caratteristiche adatte a diverse manifestazioni. Il principio è che la produzione e la diffusione di arte è un bene essenziale, come l’istruzione, come la salute. È un diritto anche di coloro che producono arte, un diritto a metterla in circolo, a renderla fruibile per vedere loro riconosciuto il diritto al lavoro. È un atto di giustizia, quello di sostenere l’arte, di giustizia e di progresso”.

Gianluca Di Cocco

Ci mette il carico da novanta, invece, Gianluca Di Cocco (FDI): “La petizione di Lbc sulla riapertura del teatro D’Annunzio è semplicemente ridicola, ma allo stesso tempo pericolosa perché nasconde un implicito attacco alle altre istituzioni – afferma il portavoce comunale di Fratelli d’Italia – Voglio essere chiaro, le colpe della situazione in cui si trovava il teatro nel 2016 sono anche del centrodestra che ha amministrato in passato. E’ stato sottovalutato? Forse sì. Ma allo stesso modo possiamo dire che dopo 4 anni non riuscire a far rispettare le regole nonostante lavori per svariate centinaia di migliaia di euro, è definibile con un solo concetto: incapacità amministrativa. In quattro anni un teatro si edifica ex novo. Come è possibile non essere riusciti a rispettare le prescrizioni? E ora davanti all’ennesima richiesta da parte dei Vigili del Fuoco si prova a scaricare la responsabilità su quegli enti che stanno semplicemente facendo il proprio dovere”.