Terracina, degrado regna in centro. Fornari: servono amministratori capaci

Il degrado non incide negativamente solo sul decoro, ma anche sulla civile convivenza. Massimiliano Fornari attacca: servono amministratori capaci e una ferrea volontà politica per cambiare.

Siamo a Terracina dove la città si prepara alla festa della Madonna del Carmine, in programma per questo fine settimana, e con molta probabilità, come segnala il presidente del movimento politico Italia Realtà Civica, la sfortunata area limitrofa al porto, via Flavio Gioia e piazzale Stella Polare, a due passi da importanti reperti archeologici, sarà rimessa a posto. Ma non basta. Perché l’anno è fatto di 12 mesi e se non si interviene nella maniera più opportuna ma con interventi spot la situazione non potrà mai cambiare.

Le foto pubblicate, fornite dall’avvocato Fornari e dal vice presidente del movimento Cinzia De Castris, mostrano sporcizia, erba alta e secca, sosta camper non autorizzata, pareti contaminate da muffa in abitazioni di proprietà comunale.

Attraverso una nota stampa i referenti del movimento politico “Italia Realtà civica” spiegano che le leggi ci sono e sono chiare, ma se non c’è una volontà e capacità tutto resterà alla deriva.

“Un’Amministrazione comunale – affermano il presidente Fornari e la sua vice De Castris – ha il dovere di garantire la civile convivenza anche attraverso l’attività di controllo del territorio e di prevenzione, al fine di tutelare i necessari requisiti di igiene e pubblico decoro, fattori questi che costituiscono i presupposti indispensabili per consentire ad ogni cittadino uguali condizioni di vivibilità e libera fruibilità della città”.

Fatta la premessa si fornisce lo strumento. E si cita il decreto legge 14 del 20 febbraio 2017, convertito, con modificazioni, in legge 48 del 18 aprile 2017, che conferisce maggiori poteri ai sindaci e prevede iniziative come ordine di allontanamento e divieto di accesso in particolari luoghi, misure di sicurezza integrata e patti per l’attuazione della sicurezza delle città, contrasto allo spaccio di stupefacenti, alla vendita e alla somministrazione di alcolici ai minori, alle occupazioni arbitrarie di immobili e ai parcheggiatori abusivi.

“Le misure urgenti disciplinate nella legge 48 – spiega l’avvocato Fornari – sono volte a garantire la sicurezza urbana, intesa come bene pubblico che attiene alla vivibilità e al decoro delle città”. Ma per il presidente di Italia Realtà Civica anche il Tuel parla chiaro.

“Con particolare riferimento all’articolo 50, comma 5 del Tuel, sulle ordinanze contingibili e urgenti adottabili dal sindaco in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale – spiega -, il nuovo testo aggiunge un ulteriore periodo ai sensi del quale le medesime ordinanze sono adottate anche in relazione all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio come quello presentato con il supporto di immagini”.

“Ma è tutto inutile – concludono Fornari e De Castris – se i poteri rimangono sulla carta e nessun intervento sperato, anche quelli più semplici, viene adottato per fronteggiare situazioni che ristagnano peraltro da tempo come la situazione descritta in via Flavio Gioia e via Stella Polare, in pieno centro urbano, vicino alle abitazioni di proprietà del Comune, e al Porto Traianeo”.