Terracina, emissioni elettromagnetiche. Agenda 21 bacchetta il Comune

Emissioni elettromagnetiche: il Comune di Terracina in colpevole ritardo nell’approvazione del regolamento e del piano antenne. Lo afferma il Forum Agenda 21 in una lunghissima nota inviata al commissario straordinario dell’ente, ai dirigenti municipali competenti e alla stampa.

Impegno tradito

A distanza di quattro mesi dall’incontro con i funzionari comunali che si occupano della materia, scrive il presidente del Forum Sergio Gianforchetti, nonostante fossero stati presi impegni ben precisi “ad intraprendere le conseguenti azioni amministrative e tecniche per affrontare e risolvere l’ormai annoso problema del Praeet (Piano di riassetto analitico delle emissioni elettromagnetiche territoriali)” non solo si è dato seguito agli stessi ma vi sono stati atti che hanno “determinato condizioni di contrasto sociale”. Il riferimento di Gianforchetti è esplicito. Si tratta della “deliberazione commissariale numero 11 del 5 febbraio 2016 che ha approvato la richiesta della società Wind per l’installazione di una Stazione Radio Base in un sito comunale (in particolare all’interno della rotatoria posta all’incrocio tra viale Europa e piazzale Donatori di Sangue), sulla base di quanto previsto dal predisposto, ma mai approvato, Piano Praeet (zona AP7), demandando il procedimento autorizzativo all’Ufficio Suap e il contratto all’Ufficio legale comunale, per un canone di  10.000 euro all’anno”.

Lungimiranza zero

Per Agenda 21 la situazione è grave: “Il Comune di Terracina, a causa delle ripetute mancanze, ritardi e inefficienze amministrative e tecniche, solo per le 18 antenne installate dopo il 2009, senza alcuna indicazione di Piano e malgrado il dissesto finanziario, ha sostanzialmente      rinunciato a 540.000 euro all’anno, oltre a creare situazioni di possibile rischio sanitario e di svalutazione degli immobili posti vicino alle nuove Stazioni  Radio Base/SRB. Inoltre, per le possibili delocalizzazioni previste dal Piano su siti comunali, l’Ente ha rinunciato anche agli introiti per i mancati spostamenti, quantificabili in ulteriori 160.000 Euro. La perdita complessiva per il Comune di Terracina ammonta pertanto a 700.000 Euro all’anno, pari a 4.200.000 Euro per i sei  anni compresi tra il 2010 e il 2015. Nello stesso periodo, il Comune di Frosinone, dopo soltanto un anno dall’approvazione del Piano delle antenne, oltre a delocalizzare gli impianti più  pericolosi, è riuscito ad ottenere entrate superiori a 120.000 euro l’anno.  Ancora meglio ha fatto il Comune di Genzano, dove per sole tre antenne installate sui siti indicati dal Piano ha introitato 90.000 Euro all’anno negli ultimi 10 anni, per un totale di 900.000 euro”.

Lo scontro

Questioni queste illustrate quattro mesi fa in un incontro con il dirigente del settore competente. Poi al nulla è seguita la delibera del commissario. “ Tale decisione – sottolinea Gianforchetti – è stata contestata, come è noto anche dal Comitato cittadino della zona, attraverso il proprio legale e con il sostegno di 500 firme di residenti. Va inoltre ricordato che lo stesso Comune di Terracina ha anche approvato, ai soli fini paesaggistici, l’installazione di un’altra antenna, richiesta da una società di telecomunicazioni, da impiantare sul tetto di un fabbricato privato sito in via Cristoforo Colombo, nella zona del porto, dopo aver perso un altro ricorso al Tar Lazio, a cui dovrà ora seguire l’autorizzazione Suap e il contratto presso l’Ufficio legale comunale”.

La contraddizione

Agenda 21 afferma che l’amministrazione comunale da un lato “abdica alla propria responsabilità di regolamentazione e pianificazione della materia, secondo quanto sancito dalla legge n. 36/2001, rinunciando a gestire correttamente gli interessi pubblici per la tutela ambientale, sanitaria, sociale ed economica della città e del territorio, gravando inoltre l’erario delle spese per i ricorsi inevitabilmente perduti in mancanza degli strumenti pianificatori” e dall’altro lato “agisce come se fosse un soggetto privato, concedendo cioè siti pubblici alle società di telecomunicazioni per incassare un canone annuo e con riferimento ad un Piano considerato illegittimo dal TAR, oppure approvando altre installazioni di antenne su siti privati senza aver predisposto le norme idonee per la loro regolamentazione comunale, favorendo così sia la diffusione scriteriata degli impianti, sia il conflitto tra le parti in causa (condomini contro condomini, cittadini contro l’Ente comunale, forze politiche contro l’Amministrazione, ecc.)”.

La richiesta

Il Forum di Agenda 21 Locale, pertanto, ribadisce e rinnova all’Amministrazione comunale la richiesta di intervento urgente per affrontare e risolvere la questione, nel rispetto dei principi e degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sanitaria, sociale ed economica approvati dal Piano di Azione del Comune di Terracina e con riferimento specifico ai tre punti già indicati e concordati nell’incontro dell’ottobre 2015, oltre che con riferimento a quanto stabilito dall’Art. 64 della recente legge di stabilità 2016.