Terracina, inchiesta ‘Free Beach’: imprenditori e tecnici negano le accuse

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Il Comune di Terracina

Sono stati ascoltati dal GIP di Latina ed hanno risposto alle domande, negando tutte le accuse, le quattro persone travolte dall’inchiesta ‘Free Beach’ che ha scatenato un vero e proprio terremoto nell’amministrazione comunale di Terracina.

Ivo Di Sauro, proprietario del campeggio Arcobaleno, secondo le accuse avrebbe ricevuto informazioni sul Pua. Affiancato dal proprio avvocato ha smentito il tutto negando qualsiasi suo condizionamento dovuto alle scelte dell’amministrazione Tintari in materia di concessioni.

Poco dopo è stato ascoltato Raffaele Graziani, amministratore della White Srl, il quale dopo aver risposto alle domande poste dal GIP avrebbe depositato atti giudiziari, sentenze del TAR e del Riesame che dimostrerebbero l’estraneità ai fatti contestati.

Ascoltato anche il geometra Giuseppe Zappone il quale ha rilasciato delle dichiarazioni su ciò che gli viene contestato, dichiarazioni che hanno fatto si che il giudice accogliesse la richiesta della difesa revocando il provvedimento di divieto di dimora a Terracina.

Infine è toccato all’avvocato Giuseppe Mosca che, accusato di aver utilizzato il proprio ruolo di presidente del Nucleo di valutazione del Comune di Terracina e di aver agito in qualità di libero professionista, ha negato il tutto chiedendo la revoca della misura interdittiva, revoca per il quale il pm si è dimostrato contrario.

Nella giornata di oggi verranno ascoltati l’ex vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, Alberto Leone e l’imprenditore Giampiero La Rocca, tutti finiti agli arresti domiciliari.