Terracina, Marzullo: Procaccini chiarisca il suo rapporto con la Rida di Aprilia

Vittorio Marzullo

Vittorio Marzullo non molla… Continua a stare all’opposizione anche se il sindaco è stato sfiduciato il 6 maggio 2015, se a settembre dello stesso anno si è dimesso da Sinistra Ecologia e Libertà, se ha deciso di non partecipare al voto delle imminenti amministrative. Non molla la presa attorno al collo di Nicola Procaccini. Proprio no. Andrà in pensione dalla politica, confida, solo dopo aver contribuito alla sconfitta elettorale di Nicola Procaccini. Di nuovo fulmini e saette sui rifiuti di Terracina. I fumi della campagna elettorale non riescono a sopire quel presunto confitto di interesse dell’ex sindaco Procaccini con la Rida di Aprilia, risvegliato con la maxi richiesta di risarcimento danni che la Servizi Industriali, ex gestore del servizio di igiene urbana della città, ha fatto al Comune di Terracina.

La Rida gestisce ad Aprilia l’impianto presso il quale la Servizi Industriali avrebbe conferito rifiuti, rispondendo a determine dirigenziali, ad un prezzo superiore rispetto a quello pagato in precedenza alla Saf di Colfelice. Una differenza che peserebbe all’interno della maxi richiesta risarcitoria vantata dalla Servizi Industriali.

Per Marzullo la circostanza sarebbe riconducibile ad una imposizione di “qualcuno” all’interno del Palazzo per un onere aggiuntivo sui costi in discarica a favore della Rida, “nello stesso periodo in cui Procaccini era sindaco di Terracina e direttore della srl Centro Studi Politici”, società di comunicazione in rapporto con la Rida (fonte Messaggero, cita Marzullo)”.

L’ex consigliere comunale di opposizione ricorda la risposta fornita nella seduta dell’assise civica del 10 aprile 2014 (qui l’atto di attività consiliare) ad una interrogazione presentata da Forza Italia e illustrata dall’ex consigliere Scirocchi, in base alla quale Procaccini ha risposto di essere socio al 50% del Centro Studi Politici, di non aver mai avuto rapporti contrattuali con la Rida e di aver dato semplicemente un aiuto alla società in occasione dell’inaugurazione dell’impianto fornendo contatti utili per dare maggiore visibilità all’evento. Una risposta insufficiente, secondo Marzullo, ad eliminare il dubbio del conflitto di interesse.

“Procaccini – insiste Marzullo – ha l’obbligo morale, politico e civile di chiarire alla città, ai terracinesi, come stanno esattamente le cose. E’ ovvio che in assenza di sua risposta, di risposta evasiva o di scesa in campo di un nuovo cortigiano, la posizione della Servizi Industriali trova indiretta conferma. Ma qualora ciò dovesse verificarsi, si pone un grande problema di opportunità politica che i terracinesi sono chiamati a valutare, e cioè se devono o no votare, alle prossime elezioni amministrative, un aspirante  sindaco che ha tante cose da chiarire nel più grande appalto pubblico della città e non lo fa”.