Terracina, nuova defezione: Sara Norcia rimette la delega ai Grandi eventi

Nuovo scossone in Fratelli d’Italia, a Terracina. La maggioranza trema e anche Procaccini interviene. Dopo l’addio di Luca Caringi è il consigliere delegato ai Grandi eventi del Comune, Sara Norcia, che ha rimesso la delega nelle mani del sindaco uscente Roberta Tintari.

“Sono molto rammaricata – ha detto Norcia – ma è inutile ricoprire un ruolo strategico per una città a vocazione turistica come Terracina in un ambiente ostile e carente di una vera linea politica. Così è impossibile lavorare! La mia scelta arriva dopo una lunga fase di riflessione, dopo aver cercato in tutti i modi di non arrivare allo strappo, ma il clima che si respira in amministrazione è davvero teso e tutte le attività sono in stallo.

Nonostante la Regione Lazio abbia emesso le linee guida per la gestione delle attività post emergenza Covid a Terracina poco o nulla è stato fatto. Siamo ormai a stagione estiva inoltrata e non c’è uno straccio di programmazione. Diverse proposte sono state da me presentate e non ancora prese in considerazione, manca un programma che vada oltre le feste e le tradizioni cittadine. Anche le proposte presentate da realtà diverse dall’amministrazione non sono ancora state prese in considerazione.

I ritardi e i disagi non riguardano solo il settore eventi, ma la situazione appare sempre più tragica anche al settore bilancio. Il voto relativo al rendiconto sulla gestione 2019 dell’ente in commissione bilancio, della quale sono membro, è arrivato in netto ritardo determinando un rallentamento nella discussione in aula consiliare per l’approvazione del bilancio consuntivo. Di conseguenza anche la procedura del bilancio previsionale 2020, fondamentale per autorizzare la spesa delle somme immediatamente disponibili, non riesce a decollare.

Si sprecano parole ed energie per ambigui scambi di poltrone, difficili da far digerire al nostro elettorato ma nel frattempo si tiene in un pericoloso stato di stallo una città che vive di turismo, eventi e servizi, già duramente colpita dall’emergenza Coronavirus. Terracina, la mia città, non ha bisogno di beghe politiche, ha necessità di persone che vogliano lavorare e non pensino alle poltrone. Così muore anche la Città di Terracina e io non ne voglio essere corresponsabile, preferisco fare un passo indietro ed aiutare i miei concittadini da semplice consigliere che ha a cuore la Città. Non ho bisogno di titoli onorifici se non mi è permesso poi di lavorare concretamente per il bene dei miei concittadini”.

Procaccini già era intervenuto duramente con Caringi: “Conosco un po’ il mondo e la politica per sapere che queste cose capitano. Non sei né il primo né l’ultimo a tradire un progetto collettivo per un obiettivo personale. Piuttosto mi dispiace per gli amici che dovranno seguirti in questo viaggio lontano da casa, ma ognuno è libero di fare le proprie scelte. Ciò che non ti è consentito fare è “avvelenare i pozzi” del partito in cui militi e dell’amministrazione comunale di cui fai parte, prima di andare dove vuoi. Questo sì, mi scandalizza e no, non lo accetto”. Ora un’altra defezione da affrontare.