Top volley Cisterna: tanti giovani atleti azzurri

In foto Andrea Rondoni e coach Lorenzo Tubertini

Nella scorsa stagione la Top volley Cisterna è stata una delle squadre con il maggior numero di italiani nel roster tra le squadre di Superlega, con otto “azzurri”, subito dopo Padova e Piacenza.

Una vocazione al made in Italy iniziata per necessità e poi proseguita con l’obiettivo di continuare un percorso di valorizzazione che va avanti da anni se si considera che nel prossimo campionato la squadra di coach Tubertini si presenta già con sette italiani e con altri due ruoli (uno schiacciatore e un opposto) ancora da ufficializzare.

Il club pontino ha sempre puntato infatti sui giovani del territorio per quanto concerne il ruolo di quarto schiacciatore e secondo libero. Nella passata stagione infatti la quarta banda è stata Luca Rossato, classe 2001, che visti gli ottimi rapporti di collaborazione con la Sabaudia Pallavolo era stato prima preso in prestito per giocare in serie C della Top volley ma poi la società ha chiesto al Sabaudia di farlo restare per continuare la sua crescita personale nella prima squadra della Top volley. Per quanto riguarda il ruolo di libero anche per il prossimo campionato ci sarà una maglia per Andrea Rondoni, classe 1999, cresciuto nelle giovanili della Pallavolo Velletri prima di passare al Club Italia e poi nella serie C della Top volley prima del grande salto in prima squadra.

“Quello di valorizzare i talenti del territorio – spiega Candido Grande, il direttore sportivo della Top volley Cisterna – e provare a dare loro una possibilità importante nel campionato più bello del mondo lo vediamo un po’ come una sorta di obbligo perché è giusto che una società come la nostra valorizzi giovani atleti molto validi dal punto di vista tecnico, ma soprattutto capaci di affiancare alla crescita sportiva anche quella morale e dello studio.

Sempre per quanto riguarda il futuro mi piacerebbe poter collaborare ancora di più con tutte le società del nostro territorio, siamo aperti a creare un dialogo maggiore con tutti e che possa permettere la crescita dei giovani atleti”.