Treni, fumano e urlano nel vagone poi escono indisturbati: la denuncia

fumano e urlano

Fumano e urlano sul treno delle 5 da Napoli diretto a Roma Termini. Il viaggio di alcuni pendolari diventa un inferno.

Difficile viaggiare con il treno, alle prese con ritardi e condizioni dei vagoni non sempre adeguate. Quando però nei convogli salgono persone maleducate e che credono di potersi comportare senza rispetto nei confronti degli altri viaggiatori la situazione diventa insostenibile.

Una signora ha ripreso tutto con il telefonino, anche quando un maresciallo della Guardia di finanza ha cercato di porre fine agli schiamazzi. Nulla ha potuto però con il gruppetto, queste persone infatti hanno continuato a spalleggiarsi anche quando sono state chiamate le forze dell’ordine. Non è intervenuto nessuno però in tempo per fermare i responsabili, perché il treno ormai era arrivato in stazione.

A denunciare l’accaduto anche i membri del comitato dei pendolari Antonio Di Fabrizio ed Emilio Rota.

“Questa mattina – hanno scritto – sul treno Regionale 2380 in partenza da Napoli alle 5 e diretto a Roma Termini si è verificato l’ennesimo episodio “increscioso” da parte di persone ahimè abituate a fumare e fare confusione sui treni. Non è la prima volta e, nonostante le segnalazioni, sappiamo non sarà l’ultima. C’è stato l’intervento di un maresciallo della finanza presente sul treno, cui va tutto il nostro ringraziamento, che però è stato lasciato solo a gestire la situazione contro una decina e più di persone”

“Anche la settimana scorsa – hanno continuato – la situazione ha rischiato di degenerare e solo grazie alla presenza fissa nel vagone di uno dei 2 controllori presenti a bordo si è evitato che queste persone continuassero con il loro modo di fare (fumare e strillare giocando a carte). Queste persone sono conosciute bene da Trenitalia, dalla Polfer e dai viaggiatori. I controlli sporadici a bordo treno, i cosiddetti filtri svolti da Protezione aziendale a terra ed a bordo dei treni (lo strumento utilizzato da Trenitalia per contrastare il fenomeno di chi non paga il biglietto), sono totalmente insufficienti visti i risultati. In pratica i treni sono diventati terra di nessuno ed i viaggiatori sono abbandonati a sè stessi. La sicurezza a bordo dei treni è questa?”

“E’ una situazione – hanno concluso – che non è più tollerabile. Non basta la carenza di treni in fascia pendolare, il continuo sovraffollamento dei vagoni, la scarsa pulizia, il tutto regolarmente segnalato anche nell’ultimo incontro svolto a Napoli presso Acamir il 27 settembre alla presenza di Trenitalia e della Regione Campania”.