Un anno dalla morte di Satnam Singh, stamattina il tavolo in Prefettura

Ad un anno esatto dalla tragica morte del bracciante indiano Satnam Singh, questa mattina presso la Prefettura di Latina si è svolto un incontro per esaminare le iniziative da mettere in campo per prevenire e contrastare caporalato e sfruttamento della manodopera.
Un incontro fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali Fai, Flai e Uila, che ha visto partecipare, oltre alle varie istituzioni territoriali, i segretari Onogrio Rota, Giovanni Minnini ed Enrica Mammucari. Si è fatto un po’ il punto della situazione, riflettendo anche sui numeri dettati da un anno di controlli da parte delle forze dell’ordine. Numeri che seppur in diminuzione trovano sempre spazio nel territorio pontino.
Dalla morte di Satnam infatti, il Comando Provinciale dei carabinieri di Latina, unitamente al Nucleo Ispettore del Lavoro ha effettuato 145 controlli in altrettante aziende agricola trovando irregolarità in 59 di esse. Sono stati controllati 686 lavoratori, tra cui 427 sono risultati extracomunitari. Tra loro 80 sono risultati in nero e 16 privi di qualsiasi autorizzazione o permesso a stare in Italia. In tutto sono state 25 le attività poste a sospensione, mentre delle 59 aziende irregolari, 8 erano destinatarie di fondi da parte dell’Unione Europea.
Numeri che lasciano pensare e che devono far riflettere. La piaga del caporalato è ancora viva e continua a nascondersi nel territorio pontino.