Usura, estorsione e droga tra Latina e Aprilia: 8 arresti, tra questi Antonio Di Silvio

Antonio Di Silvio
Un momento della conferenza stampa dopo gli arresti

Sono 8 le persone arrestate questa mattina (3 dicembre), dai carabinieri di Latina e Aprilia nell’ambito dell’operazione “Scudo”. I militari hanno messo fine a due gruppi criminali partendo da un tentato suicidio che ha scoperchiato, come ha spiegato il comandante provincia dei carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano: “la situazione di tanti piccoli imprenditori in provincia”.

L’uomo, nel 2017, aveva deciso di acquistare un’auto usata a 4500 euro da un uomo che, secondo le indagini, si sarebbe rivelato il suo aguzzino. Si tratta di Costantino Annunziato, che sempre secondo la ricostruzione dei militari, avrebbe acquistato quella vettura per 200 euro. La vittima, che non poteva pagare, ha chiesto un prestito che tramite Annunziato gli avrebbero concesso Antonio di Silvio (già in carcere per altri reati) e il cugino, Sabatino Morelli. I due sono accusati di esercizio abusivo di intermediazione finanziaria.

L’imprenditore aveva cominciato a pagare e coperto già la somma dell’auto quando, però, si è ammalato. Lì sarebbero iniziate le minacce, al lui, alla moglie e ai figli.

I carabinieri scoprono che aveva preso in prestito denaro anche da un’altra persona e in quel caso sarebbe stato addirittura picchiato per costringerlo a coprire quanto dovuto. A quel punto, alla fine del 2017, aveva deciso di togliersi la vita, per salvare almeno la sua famiglia. A scoprirlo era stata la moglie. Una volta al pronto soccorso i carabinieri sono riusciti a conquistare la sua fiducia e si è deciso a parlare. Questo gli sarebbe costato altre minacce e pedinamenti da parte di chi voleva a quel punto costringerlo a tacere.

I militari allora, grazie alle indagini tramite anche le intercettazioni telefoniche, scoprono un’estesa rete (che verrà approfondita), di prestatori di denaro e intermediari e vittime dell’usura. Scoprono anche che i soldi di di Silvio arriverebbero dallo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare dalla gestione di una piazza di spaccio tra via Londra e viale Kennedy, a Latina, dove i consumatori sarebbero anche minorenni.

Agli arresti finiscono anche Giovanni De Falco di Ariccia, Daniele Di Marco di Genzano, e Cristian De Rosa.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, oltre che di usura, estorsione, spaccio di droga, anche di una rapina, sfruttamento della prostituzione e abusiva intermediazione finanziaria.

Un uomo romeno, colpito dall’ordinanza di custodia cautelare del giudice del tribunale di Latina Mario La Rosa, risulta al momento irreperibile.