Ha raccontato in aula, in modalità protetta, la violenza sessuale subita dal suo compagno di vita. Più volte aveva denunciato il marito per maltrattamenti, anche nei confronti della figlia ormai adolescente, nei confronti della quale la severità – ha detto- sfociava in violenza vera e propria.
Durante uno dei racconti è emerso anche un episodio di abusi sessuali che il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, ha voluto cristallizzare in un incidente probatorio. Un momento in cui è possibile sentire una presunta vittima o un testimone per poter utilizzare poi durante il processo quelle dichiarazioni.
Sostenuta da uno psicologo la donna, che abita in un paese dei Monti Lepini, ha ricostruito il momento della violenza. Il marito le aveva fatto delle foto relative al suo lavoro che avrebbero potuto metterla nei guai. Tornando a casa le aveva detto che le avrebbe cancellate se avesse avuto un rapporto sessuale con lui. All’inizio la malcapitata lo avrebbe assecondato, ma in realtà non voleva. Al suo rifiuto l’uomo l’avrebbe presa per un braccio e portata di forza in camera da letto dove l’avrebbe spogliata.
Lei era riuscita quindi a distrarlo con un pretesto, ma la violenza subita l’aveva fortemente scossa. Cresceva la paura verso il marito per quello che avrebbe potuto fare a lei e a sua figlia, che già da tempo avrebbe mostrato disagio psichico per il comportamento del genitore. Le indagini sono ancora in corso e l’uomo – che è stato arrestato nel dicembre scorso – è accusato di violenza sessuale. È difeso dagli avvocato Tommaso Conti e Luca Zampi.