Ztl a Ponza, l’ultima beffa targata Vigorelli. I grillini chiedono le sue dimissioni

Bocciata senza possibilità di appello l’ordinanza di Piero Vigorelli per la regolamentazione del traffico sull’isola di Ponza. A raccogliere il malcontento dei residenti è stato il Movimento cinque stelle subito bacchettato su Facebook dal primo cittadino che così replica: “’Spararle grosse’ in uno dei suoi interminabili soliloqui contro i Cinque Stelle, gli unici, che non hanno responsabilità né di presenti obbrobri amministrativi, e tantomeno di quelli del passato, ha solo il sapore dell’offesa verso una parte politica avversa, e non di critica costruttiva”.

Ma veniamo al dunque. Vigorelli, nell’istituire la zona a traffico limitato nel centro urbano dell’isola, dove sono allocati i principali servizi, dal porto alla farmacia, dal Comune al medico di famiglia, consente l’accesso dei mezzi in determinate fasce orarie… dietro pagamento di un “dazio”: 50 euro per i residenti al di fuori della Ztl, 100 per i non residenti, 200 per le ditte. E’ gratis, invece, per coloro i quali abitano all’interno della Ztl… perché da lì non si possono muovere. Che non gli venisse mai in mente di prendere l’auto per andare a Le Forna fuori orario, o di rientrare a casa dopo una certa…, perché le sentinelle piemontesi colpiscono senza remore. Possono circolare liberamente soltanto le auto elettriche come quelle in uso ad un politico isolano, spiegano dal meet up pentastellato, o quelle dotate di permesso “speciale”, ad personam per un paio di commercianti. I disagi sono molti, tanto più che la ditta di trasporti locali – a cui è stata negata la possibilità di sosta in centro – ha dovuto fare ricorso al Tar. E solo le proteste dei cinquestelle hanno spinto lo “sceriffo” a rettificare l’ordinanza per consentire di fare il pieno nell’unico distributore di carburanti dell’isola, ma solo se chi sta al volante pronuncia la parola d’ordine alle vedette: benzina.

“Vigorelli – sbottano i grillini – sta rendendo un cattivo servizio all’isola. Ci sono atti pubblici, non chiacchiere, a dimostrare che il giornalista sindaco agisce in modo non democratico”.  “Un cittadino per vedere riconosciuto il proprio diritto alla mobilità – affermano i cinquestelle -, deve chiederlo ai magistrati del Tar o del Consiglio di Stato. La Società degli autobus locale ha la forza economica per difendersi e per fare valere i propri diritti in tribunale. I cittadini comuni no per cui, impotenti, si vedono multati e sfrattati dal centro storico, discriminati; mentre ad altri viene concesso addirittura un posto pubblico in modo gratuito. Questa è la Sua democrazia Signor Sindaco. Diversi Comitati cittadini che chiedono, come previsto dalla legge, di partecipare come uditori alle conferenze dei servizi, e lei Signor Sindaco, ingiustificatamente impedisce a questi cittadini di Ponza, portatori di interesse collettivo, di partecipare, in modo corretto al processo democratico, su decisioni che interessano tutta la collettività”.

L’ordinanza sindacale di Vigorelli, nata per risolvere il problema di congestione del traffico e di ordine pubblico, da metà maggio a metà ottobre, è stata ribattezzata come “un’ulteriore tassa occulta, che servirà ad rimpinguare le casse del Comune”. Un’ordinanza inapplicabile oltre che ingiusta, dicono sull’isola, considerata anche la mancanza di parcheggi a ridosso della Ztl. Nel volantino “i presunti miracoli di Vigorelli” si afferma che il sindaco si diletta a contare i “like” che piovono a sostegno della sua azione amministrativa, incurante del fatto che la maggior parte arrivano da non residenti. “Probabilmente non gli hanno spiegato bene – dice il M5s – che per essere rieletto avrà bisogno del voto dei residenti. Speriamo solo che in prossimità delle elezioni, uno dei sui famosi miracoli non sia la moltiplicazione di residenti”. Di miracoli a Vigorelli i cinquestelle ne chiedono uno solo: di dimettersi.