Terracina, dissesto idrogeologico. Appello del Pd al Ministero delle Infrastrutture

Terracina, la frana di Monte Leano

Domani mattina la diretta tv sul mancato ripristino della tratta ferrata Terracina-Priverno Fossanova. Per il Partito democratico di Terracina la questione andrebbe inquadrata dal punto di vista della sicurezza delle persone visti gli effetti del dissesto idrogeologico registrati in prossimità di Monte Cucca e Monte Leano. L’appello è rivolto al Ministero delle Infrastrutture affinché siano messe in campo le risorse necessarie al risanamento della montagna terracinese.

Ivano Giuliani
Ivano Giuliani

“La frana che il 14 agosto 2015 – spiega in una nota il coordinatore Ivano Giuliani – ha provocato il distacco di ingente materiale roccioso da Punta Leano, in località San Benedetto, trascinandosi dietro olivi e danneggiando per la caduta di massi in modo significativo l’acquedotto che serve il nostro comune, è l’ennesimo campanello d’allarme che certifica in modo inequivocabile che il nostro territorio nella sua fascia collinare soffre di grave dissesto idrogeologico, anche a causa della sua particolare composizione calcarea. E’ quindi comprensibile il timore di tanti che segnalano il rischio in corso. I pochi atti concreti prodotti dalle giunte di centro-destra relativi al dissesto idrogeologico sono stati nella migliore delle ipotesi solo parole e promesse: è al limite dell’irritazione vedere chi aveva la responsabilità di governare, essere oggi in prima linea a denunciare un problema da lui ignorato che permetteteci, ancor prima che il trasporto ferroviario, riguarda la sicurezza delle persone. La frana di Punta Leano dell’agosto scorso e quella del Monte Cucca del settembre 2012 che ha provocato l’interruzione della linea ferroviaria Terracina-Fossanova, ci mettono in modo inequivocabile di fronte al fatto che non è più possibile rimandare ulteriormente nel tempo su questi siti interventi di messa in sicurezza”.

L’idea programmatica del partito democratico consiste nel fatto che ambiente e salvaguardia del territorio debbano partire dalla tutela dell’uomo: “Non ci consola per nulla il fatto – aggiunge Giuliani – che altre migliaia di siti della nostra regione si trovino nelle stesse condizioni e che da stime accreditate la messa in sicurezza dell’intero territorio laziale richiederebbe investimenti per circa 1 miliardo di euro. Il territorio a rischio di cui parliamo interessa, infatti, porzioni di territorio densamente abitate su cui insistono colture, attività economiche e siti produttivi, attraversate da importanti vie di comunicazione ed infrastrutture quali la linea ferroviaria e la superstrada Terracina-Prossedi esposte quotidianamente a nuovi crolli e movimenti franosi maggiormente a rischio nei periodi in cui si intensificano gli eventi atmosferici avversi e le piogge intense. Se a queste criticità ed aree a rischio si aggiunge la pericolosità del canalone che da La Fiora Alta a La Fiora Bassa, non distante dai due siti in cui si sono verificati gli smottamenti, convoglia le acque piovane in una vasca-collettore posizionata in prossimità del campo sportivo e della scuola elementare si capisce come tutto questo territorio debba essere fatto tempestivamente oggetto di un radicale intervento di messa in sicurezza teso a scongiurare in situazioni di criticità atmosferica ulteriori frane, crolli, smottamenti di terreno, allagamenti ed esondazioni di torrenti e rivi”.

La segnalazione e denuncia operata dagli enti territoriali, dai partiti e dalle associazioni agli organi istituzionali competenti – secondo il Partito democratico – “ha sino ad oggi, causa l’assenza di una seria e forte azione delle amministrazioni succedutesi e anche, ad onor del vero, alla carenza di fondi e risorse, prodotto scarsi risultati”.

“Noi, oggi – conclude il coordinatore democratico locale – , riteniamo opportuno che si porti la questione anche all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: ci aspettiamo che tutte le forze politiche e le associazioni attive sul territorio possano convergano su questa azione da avviare, senza lasciarsi coinvolgere in becere strumentalizzazioni o facili e vuote ricette per strappare un voto in più, per un problema che è in realtà molto serio e che riguarda la sicurezza di tutti noi”.