Sonnino, come Villa Marcus, anche il Carrubo resta sotto sequestro

Rigettato il primo, respinto il secondo; è questo l’esito dei ricorsi presentati dai due coniugi proprietari del ristorante “Il Carrubo” di Sonnino al Tribunale del Riesame in seguito al sequestro  operato dai Carabinieri del NORM di Terracina. Ha quindi retto l’impianto accusatorio che ha portato gli inquirenti ad entrare in azione lo scorso 4 gennaio. Come era già successo nell’ottobre 2016  per Villa Marcus, i Militari dell’Arma comandati dal capitano Margherita Anzini, hanno messo sotto sequestro la struttura ricettiva sigillando l’intero complesso del Carrubo sito in via Provinciale Sonninese, in località Morgazzano, costituito dal Ristorante, da un’abitazione, dal terreno circostante e da una costruzione ancora in corso in elevazione al locale per la ristorazione. I Carabinieri della squadra diretta dal Tenente Egidio Felice hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Giudice di Latina Giuseppe Cario e richiesto dal Pubblico Ministero Giuseppe Miliano secondo quanto previsto dall’articolo 321 del Codice di Procedura Penale. Il giudizio del Tribunale del Riesame rischia di mutare la prospettiva del problema “Sonnino” che potrebbe allargarsi a circa 20 attività commerciali e 400 abitazioni civili. I proprietari delle strutture sequestrate infatti, in quanto muniti dei permessi concessi dal Comune, sarebbero pronti a costituirsi come parte lesa con il “rischio” di mettere nei guai chi ha concesso le autorizzazioni.