Latina, in duemila in piazza contro il riassetto delle scuole. Gli studenti: “Ridateci la parola”

Sono scesi in piazza per chiedere una scuola in cui le scelte siano condivise e partecipate. Più di duemila studenti si sono dati appuntamento in piazza del Popolo con un lungo corteo per contestare con striscioni e cori il nuovo piano di riassetto scolastico proposto con decreto firmato dalla Provincia e ora in attesa del vaglio regionale per entrare in vigore nell’anno 2016-2017. Secondo la presidente della Provincia Della Penna si tratta di un piano di dimensionamento che comporta novità e sacrifici ma razionale con le esigenze di razionalizzazione degli edifici scolastici e degli spazi in una ottica di sicurezza e di di contenimento delle spese secondo i dettati del Ministero. Ma per studenti, insegnanti e alcuni sindacati è invece l’ennesimo ribaltone che scompagina equilibri in alcuni casi stabiliti di recente e ora rimessi in discussione con nuovi accorpamenti e smembramenti di poli scolastici avviati.

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LE NOVITA’ DEL PIANO. Stando alle intenzioni della Provincia Vittorio Veneto dovrebbe diventare un polo nel quale confluiranno tutti gli alunni dell’attuale “Vittorio Veneto–Salvemini” e dell’Einaudi che traslocherebbe dunque dalla sua sede in via Manuzio. I 602 iscritti al primo si uniranno ai 461 dell’Einaudi e confluiranno tutti nella rinnovata sede del Vittorio Veneto, che riaprirà i battenti dopo tre anni di attesa. Gli studenti dell’Einaudi, trasferendosi in viale Mazzini, libererebbero l’edificio di Piazza Manuzio: una struttura capace di ospitare oltre 900 studenti e che diventerebbe la sede del nuovo liceo linguistico. L’altra novità del piano è infatti la creazione di un polo linguistico dove confluirebbero gli studenti impegnati negli indirizzi linguistici presso il liceo Scientifico Majorana ed il pedagogico Manzoni, in tutto 927 alunni (344 al Majorana, 593 al Manzoni). Ma gli istituti coinvolti temono di perdere l’autonomia. Infine il Mattei – Einaudi, unito pochi anni fa verrebbe ulteriormente scorporato, l’Einaudi perché accorpato, come detto, al Vittorio Veneto- Salvemini e il Mattei accorpato – anche se soltanto dal punto di vista giuridico – al Galilei Sani, perché resterebbe nella sua sede e non subirebbe alcun tipo di spostamento.

L’INCONTRO IN PROVINCIA. Mentre gli studenti protestano in piazza con cartelli come “Vogliamo scuole adatte e non adattate” e “Ridateci la parola” si sta svolgendo contestualmente un incontro a via Costa tra la Della Penna e i presidi degli istituti coinvolti. Un confronto che a molti è apparso tardivo ma che potrebbe creare uno spiraglio nel dialogo in vista della partecipazione della presidente della Provincia al tavolo regionale per l’approvazione del piano.