Abc Latina, approvata la misura dei compensi del Cda. Scontro in aula

Il presidente della commissione Ambiente Dario Bellini e l'assessore all'Ambiente Roberto Lessio

Il Consiglio comunale di Latina ha approvato oggi a maggioranza la determinazione dei compensi per i componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale Abc: 14 i voti favorevoli, tutti di Latina Bene Comune, sei i contrari.

Per il presidente del cda è stata stabilita un’indennità pari al 65% di quella spettante al sindaco (attualmente pari a 5.466,18), ovvero pari a 3.553,02 euro. Per i componenti del consiglio di amministrazione il compenso è stato deciso nella misura del 40% del presidente pari a 1.421,21 euro, fatto salvo il riconoscimento del gettone di presenza pari a 30 euro per ciascuna seduta del Cda laddove non sussistano i requisiti previsti dalla normativa vigente per la corresponsione dei compensi.

La decisione di approvare i compensi in favore dei componenti del consiglio di amministrazione, ai sensi dell’articolo 12 dello statuto dell’azienda speciale, arriva dopo un parere richiesto dal Comune alla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo per il Lazio per il tramite del Consiglio delle Autonomie Locali e relativa risposta.

La Corte ha rimesso la problematica all’attenzione del Presidente della Sezione Autonomie
che si è pronunciata lo scorso maggio stabilendo la legittimità di corrispondere compensi ai componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale qualora quest’ultima non benefici di contributi a carico delle finanze pubbliche.

Un parere non del tutto esaustivo, come emerso nei mesi scorsi nella competente commissione consiliare, motivo per cui come ha spiegato oggi l’assessore alle partecipate Gianmarco Proietti è stato formulato un ulteriore parere. Pare che al momento non ha ancora avuto risposta e per questo le minoranze hanno chiesto il ritiro della delibera in attesa dell’ulteriore pronunciamento.

La maggioranza ha tirato dritto sostenendo, come affermato dal capogruppo Dario Bellini, che la deliberazione in corso di approvazione non costituiva alcun esborso immediato, ma ne stabiliva soltanto l’importo futuro.

Tutti d’accordo nel sostenere che chiunque lavori sia remunerato, nel dibattito si è insinuata la questione spinosa dell’efficienza del cda dell’azienda speciale, attesi “gli scarsi risultati finora riscontrati e le violazioni dello statuto”. In particolare il consigliere Olivier Tassi ha sindacato sul “quantum”. “Perché il 65% e non il 20-30% dell’indennità del sindaco?”, ha chiesto affermando che a suo dire, allo stato dei fatti dell’azienda speciale, al cda l’amministrazione di Lbc avrebbe dovuto chiedere le dimissioni.