Affidamento porto canale di Rio Martino, bando dopo conferenza dei servizi

In via di conclusione la conferenza dei servizi indetta per l’affidamento provvisorio del porto canale di Rio Martino. Al vaglio la proposta di una cordata di operatori locali (Consorzio nautico Borgo Grappa) che ha chiesto la concessione temporanea, in attesa della realizzazione del terzo stralcio, finalizzata a rendere fruibile la struttura attraverso la realizzazione di pontili.

La notizia è emersa oggi, nel corso del question time con all’ordine del giorno un’interrogazione del consigliere comunale Matteo Coluzzi sull’argomento.

L’assessore Roberto Lessio, chiamato a rispondere alle domande di Coluzzi volte a conoscere gli sviluppi successivi alla mozione dell’opposizione del 28 marzo 2019, ha detto che la conferenza dei servizi, attivata il 4 aprile 2019 con la richiesta del Consorzio Nautico Borgo Grappa, sarà conclusa il 26 settembre prossimo quando saranno depositati i pareri degli enti interessati e che seguirà, alla data del 6 ottobre 2019, la verifica degli stessi.

Lessio ha anche precisato che in questi mesi è arrivata al protocollo del Comune di Latina una seconda proposta “poco convincente”, basata su progettazione risalente al 2004, che è stata “girata” alla Provincia che guida il procedimento relativo al porto canale di Rio Martino.

Dal canto suo Coluzzi si è detto meravigliato del fatto che si stia procedendo ad un affidamento diretto, senza un avviso pubblico. Lessio ha subito replicato affermando che dopo la valutazione del progetto attraverso conferenza dei servizi lo stesso sarà messo a bando per verificare se ci siano proposte in concorrenza.

Il question time di oggi è stata occasione per Lessio per riferire che dalla mozione del 28 marzo ad oggi ci sono stati sei/sette incontri in Regione con la Provincia e il Comune di Latina. Lo scopo era quello di capire come procedere per dare piena funzionalità alla struttura di Rio Martino, dopo la consegna dei lavori per i quali sono stati spesi nove milioni di euro, atteso che vi erano degli interventi riparatori da effettuare e in che modo si sarebbe dovuto procedere per l’affidamento della stressa. “La Regione ci ha detto che al momento non ci sono altri soldi e che quindi, in attesa della trasformazione del porto canale in porto turistico, era possibile procedere ad una concessione provvisoria cercando di portare avanti parallelamente l’iter per una successiva concessione di 15-20 anni”, ha riferito Lessio.

Secondo la ricostruzione dell’assessore Lessio servirebbero altri dieci milioni di euro per completare l’opera. Dove prenderli se la Regione ha chiuso i rubinetti? “Bisogna chiedere una mano ai privati, una concessione in cambio di attività ‘progressive’ in grado di migliorare la fruibilità dell’esistente: parcheggi, pontili eccetera”, ha precisato l’assessore.

Nel corso del question time, infine, l’assessore ha fatto cenno ai diversi incontri che l’amministrazione comunale ha fatto in quel di Borgo Grappa con gli operatori e al richiamo del Prefetto di Latina Maria Rosa Trio sul rischio di revoca dell’ordinanza rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Terracina che autorizzata i pescatori professionisti all’uso del canale e alle attività di alaggio qualora non fosse stata rimossa la barra sabbiosa alla foce pericolosa per la navigazione.

Il consigliere Coluzzi si è detto soddisfatto della risposta dell’assessore rispetto agli sviluppi dalla mozione di marzo ad oggi: “Il fatto saliente sono le date del 26 settembre e del 6 ottobre”. Poi ha espresso perplessità sull’affidamento diretto oggetto della conferenza dei servizi. Ed è stato a questo punto che il delegato del sindaco ha rassicurato sul fatto che seguirà un avviso pubblico.