Amministrative, una provincia chiamata al voto: numeri, modalità e regole

Domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15, 12 comuni in provincia di Latina sono chiamati al voto per l’elezione di sindaco e consiglio comunale. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo nei giorni 17 e 18 ottobre 2021.

Le amministrative chiameranno alle urne, in 270 seggi, 252.497 elettori, su una popolazione complessiva di 284.419 abitanti.

Nei comuni al di sotto dei 15.000 abitanti basterà soltanto il primo turno per eleggere sindaco e consiglio comunale. Si tratta di Priverno, Pontinia, Itri, Castelforte, Norma, Sperlonga e Roccasecca dei Volsci.

I comuni da oltre 15.000 abitanti, in cui le consultazioni elettorali amministrative potrebbero avere necessità del ballottaggio, in caso il candidato sindaco non superasse il 50% più uno delle preferenze, sono Latina, Formia, Cisterna di Latina, Sezze e Minturno.

In caso di ballottaggio non è necessaria la maggioranza assoluta: vince chi ottiene più preferenze. Nei comuni più grandi è prevista una soglia di sbarramento del 3% per l’accesso delle liste al consiglio comunale ed un premio di maggioranza del 60% dei seggi per le liste collegate al sindaco eletto.

Latina è uno dei 20 capoluoghi di provincia italiani chiamati al voto.

Sono 46 i candidati sindaci nei dodici comuni. Latina ne ha ben 9, seguiti da 5 a Cisterna e Formia. Sono 4 i candidati a Pontinia e Sezze. Seguono Itri, Castelforte, Norma, Sperlonga e Minturno con 3 candidati. Priverno e Roccasecca dei Volsci hanno 2 candidati.

Come si vota

Ciascun elettore può sbarrare la casella con il nome del candidato/a che vuole eleggere e in questo caso il voto andrà esclusivamente a lui o a lei. Se invece traccia una X il simbolo di una lista, il voto viene accordato anche al candidato appoggiato da quel partito. È possibile esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati al consiglio comunale, a condizione che venga rispettato il criterio del genere diverso: uno deve essere un uomo e l’altro una donna. Se i due voti andranno a candidati dello stesso genere, la preferenza sarà considerata nulla.

Il voto disgiunto è possibile solo nei comuni più grandi: dove gli elettori sono più di 15.000 si può esprimere una preferenza per il candidato di uno schieramento e un’altra per una lista di schieramento opposto, che rafforzerà la sua rappresentanza in consiglio comunale.

Cosa serve per votare

Per esprimere la propria preferenza bisognerà recarsi al seggio elettorale con documento d’identità e di tessera elettorale. In caso di smarrimento o esaurimento degli spazi per i timbri di avvenuta votazione della tessera elettorale, è necessario richiedere un duplicato all’ufficio elettorale del comune di residenza. Il rilascio avverrà immediatamente.

Non è obbligatorio il green pass per accedere al seggio, ma si dovranno rispettare tutte le normative anti Covid: indossare la mascherina, igienizzare le mani, stare distanziati di almeno un metro nelle file, evitare assembramenti e non recarsi al seggio se la temperatura corporea supera i 37,5° o se si è in quarantena.