Antonio Pennacchi, lo scrittore Premio Strega che amava Latina

Antonio Pennacchi

Latina ha la caratteristica di farsi conoscere soprattutto per i personaggi di grande spessore che qui hanno avuto i natali, eccellendo in Italia e nel mondo, nelle arti e professioni.

Antonio Pennacchi amava scrivere e la scrittura, dopo essere stato operaio, era diventato un mestiere di successo.

Se il destino lo ha portato via a 71 anni, per un malore che lo ha colto mentre era a casa, ha vissuto da grande interprete la sua vita e va ringraziato per il patrimonio di memorie e ricostruzioni storiche che narrano la genesi del territorio pontino, attraverso vicende romanzate, ma calate in una realtà così nitida che ancor oggi i più attempati sanno riconoscere. Per le nuove generazioni è stato un preziosissimo strumento di studio di un passato non così passato.

Immediato parlare de “Il  fasciocomunista”, di Canale Mussolini e il Premio Strega, oppure Palude, ma la sua opera omnia è fatta di tanto altro. Basta andare su wikipedia per rendersene conto.

La città di Latina, soprattutto l’intellighenzia di Latina, ha accusato la grave perdita. Latina ha perso il suo cantore, l’intellettuale fumino ben gradito nei salotti televisivi locali e nazionali, a confronto con chicchessia gli capitasse a tiro.

Amava il confronto, amava Latina e se le piccole grandi storie dentro e dopo una bonifica sono più note, lo si deve proprio a lui.

Latina saprà ricordarlo nel tempo.
Glielo deve ad Antonio Pennacchi…