Aprilia, ampliamento Rida Ambiente. L’ora delle polemiche

I camion davanti ai cancelli della Rida Ambiente di Aprilia

La Rida Ambiente ha nei giorni scorsi ottenuto dalla Regione Lazio l’autorizzazione all’ampliamento del 30%. La settimana scorsa l’impianto era stato al centro della scena delle cronache locali e del dibattito politico, dopo la chiusura che si era protratta per alcuni giorni e che aveva ridotto ad una situazione di emergenza i vari comuni che conferiscono l’indifferenziato nel sito apriliano.

La Lega di Aprilia si ribella: “Legittimo che un privato, orientato verso il proprio profitto, cerchi di approfittare dell’emergenza per ampliare ulteriormente il proprio guadagno e la propria attività (pur già autorizzata a trattare 409mila tonnellate di rifiuti l’anno all’interno di uno dei più grandi TMB presenti nella nostra Regione), meno trasparente l’operato di chi lo consente. Sfugge quali siano le mire di chi, eletto per rappresentare tutte le comunità, alla fine cede alle richieste dei privati per affrontare la fantomatica emergenza legata al ciclo dei rifiuti. Emergenze in passato create ad arte, proprio per approvare atti tutt’altro che provvisori. Da apriliani siamo profondamente amareggiati per questo ennesimo atto ostile della Regione nei nostri confronti, che non ha incontrato ostacoli nemmeno nella Provincia di Latina, ente che pur ridimensionato esiste ma che invece in questa circostanza ha preferito eclissarsi, scegliendo la via più comoda: non rispondere affatto e non prendersi alcuna responsabilità”.

Sul punto replica il presidente della Provincia Carlo Medici: “La Provincia ha soltanto una competenza in materia di vincoli idrogeologici e quale autorità idraulica ha avviato (come dichiarato con il parere del 13.05.2020) in via ordinaria, il procedimento teso al rilascio del titolo ai fini idraulici nella procedura per la realizzazione di un’area di stoccaggio, a servizio delle attività di Rida Ambiente di Aprilia. Il procedimento, attraverso il quale si andrà a verificare la occupazione della fascia demaniale e dell’asta idraulica interessata ai fini dello scarico, è tuttora in corso. A margine della Conferenza dei Servizi – prosegue Medici – ho informato l’assessore regionale Valeriani del percorso che i sindaci -riuniti in seno al tavolo permanente – hanno svolto e tuttora stanno svolgendo per addivenire alla costituzione di una autorità d’ambito che possa realizzare pienamente, nel solco tracciato dal piano provinciale e quello regionale, il Ciclo integrato dei Rifiuti nella provincia di Latina nonché del processo avviato per la individuazione dei siti potenzialmente idonei ad ospitare un impianto di stoccaggio di materiale inerte. L’ente quindi si è espresso come doveva, nel rispetto della normativa, sotto l’aspetto tecnico, che è quello che agli uffici appartiene. Non riscontrando motivi ostativi, che altrimenti sarebbero stati sottoposti al vaglio della Conferenza sin da subito, la Provincia si è riservata (come anticipato nel parere rilasciato) di concludere il procedimento per il rilascio del titolo idraulico in via ordinaria, con autonomo e separato procedimento, fuori dall’ambito della Conferenza dei servizi. Quindi – conclude il presidente della Provincia – la pratica istruttoria è tuttora in corso e si concluderà nei termini previsti dalla legge con l’adozione del provvedimento conseguente qualora ne ricorrano i presupposti”.