Aprilia, evasione fiscale da 20 milioni: dopo gli accertamenti il Comune pensa a come recuperare i crediti

Se la lotta all’evasione fiscale, attraverso il programma Zero Evasione, ha permesso in un anno al Comune di Aprilia di accertare 20 milioni di euro di ammanchi nelle casse comunali, le entrate sarebbero di poco superiori ai 4 milioni di euro e i problemi maggiori si registrano in relazione al recupero delle somme evase su Ici e Imu. Un passaggio fondamentale in questo senso, avverrà attraverso la predisposizione delle procedure sulla riscossione coattiva. A tal fine l’ufficio tributi verrà ulteriormente potenziato e si avvarrà anche del supporto organizzativo e gestionale della Geropa sas, aggiudicataria del servizio, affidato attraverso la determina del 6 novembre scorso. Grazie a questo potenziamento, come si evince dal bilancio di previsione che verrà votato in consiglio comunale prima di natale, l’amministrazione spera di incassare 13 milioni di euro di Tari, con 1 milione 850 mila euro relativo agli anni passati 600 mila per la Tosap e 350 mila per le affissioni pubblicitarie e di introidare 13 milioni 840 mila euro derivanti dall’Imu e 1 milione e mezzo per il recupero dell’Ici degli anni pregressi.
Una previsione ottimistica, quella contenuta nella manovra finanziaria, frutto anche dei risultati fino ad ora conseguiti nella lotta all’evasione fiscale. Il Comune, attraverso i controlli incrociati su utenze, anagrafe e banche dati è riuscita ad accertare il mancato incasso di quasi 21 milioni di euro. La cifra più consistente riguarderebbe la Tari, con ammanchi da 14 milioni 966 mila euro, 1 milione 849 mila 649 euro dei quali già incassati per l’anno 2017, 2 milioni 594 mila 618 milioni ratezzati sulla base degli accertamenti emessi. 4 mila 880 i nuovi contribuenti accertati attraverso un controllo che ha riguardato ben 8.239 famiglie. Solo 289 mila 347 euro sono stati incassati per Ici e Imu evasa, ma gli accertamenti che hanno riguardato 2528 persone, parlano di ammanchi per 6 milioni 510 mila euro. L’attività è servita a controllare 11 mila 900 contribuenti e censire 5 mila 687 aree edificabili. Anche su Tosap e ICP sono stati effettuati controlli a tappeto. Per la Tosap sono stati emessi accertamenti per 394 mila 226 euro, con incassi pari a 136 mila 691 euro; 390 mila euro di ammanchi si registrano sulla cartellonistica pubblicitaria, di cui solo 91 mila 852 euro incassati.
Proprio per effetto della lotta all’evasione fiscale e grazie al miglior livello raggiunto dalla raccolta differenziata che ha comportato la riduzione dal 5 al 3% dell’addizionale provinciale, destinata a ridursi all’1% nel 2018, l’amministrazione ritiene di aver potuto raggiungere una maggiore equità fiscale e una riduzione delle tasse, che per la Tarsu si aggirerebbe intorno al 15%. “Al contrario di quanto affermato da M5S e PD – dichiara l’assessore Roberto Mastrofini – i cittadini di Aprilia pagheranno circa 80 euro in meno in bolletta il prossimo anno. Abbiamo raggiunto un risultato importante sugli accertamenti, a partire da gennaio verrà intensificata l’attività sulla riscossione coattiva”.
Smentita la presunta applicazione della quota variabile alle pertinenze delle utenze domestiche. “Non ci sono errori nel regolamento – ha chiarito Mastrofini- e la quota variabile è stata applicata una sola volta volta, quindi non su garage, box auto e autorimesse. La cattiva informazione diramata dal PD ha creato solo confusione, ma i danni potrebbero verificarsi qualora i cittadini decidessero di non versare il saldo”.