Aprilia, Multiservizi in liquidazione: il 10 febbraio in consiglio la delibera per lo smantellamento

Il sindaco di Aprilia Antonio Terra

La riunione sindacale che si è svolta ieri pomeriggio presso la ex Claudia è servita per comunicare ai sindacati di categoria e ai dipendenti dell’Asam una decisione che l’amministrazione Terra aveva già preso qualche settimana fa. La Multiservizi, la municipalizzata del Comune che offre servizi alla persona e manutenzioni verrà messa in liquidazione. A accelerare una decisione presa in virtù dei debiti sempre più elevati che pesano sui bilanci dell’azienda, pare aver contribuito la relazione dell’ispettore del Mef, che ha certificato violazioni di legge e irregolarità che si sono protratte dal 1 gennaio 2003, anno della costituzione dell’azienda speciale sino ad oggi. A questo si aggiunge il nodo irrisolto della maxi cartella esattoriale ricevuta per il mancato pagamento degli oneri previdenziali, per oltre 10 milioni di euro e il caso delle fatture contestate per oltre 3 milioni di euro, nodo che verrà sciolto attraverso l’arbitrato affidato all’avvocato Giuncato, che per l’ente di piazza Roma lavorò in veste di consulente sul caso A.ser Tributi Italia (contestatissima la memoria tecnica prodotta dall’avvocato e trasmessa alla Corte dei Conti, che stimava un danno erariale per le casse del comune di circa 80 milioni di euro).
Per l’amministrazione dunque oggi non basta più trasferire o esternalizzare i servizi a rilevanza economica. L’unica soluzione possibile pare la messa in liquidazione. “Se l’amministrazione avesse avuto il coraggio anni fa di intraprendere questa strada- dichiara il sindaco Antonio Terra- oggi con ogni probabilità avremmo risparmiato qualche milione di euro. La vicenda che più ci preoccupa è senz’altro quella legata alla cartella esattoriale di Equitalia, per la quale abbiamo chiesto la rottamazione. Avevamo preso accordi informali con l’Impdap, che riducevano di molto la portata del debito, ma con la fusione tra Inpdap e Inps questi accordi sono stati vanificati, siamo stati messi con le spalle al muro e con un enorme debito da pagare. Questo, unito ad altre vicende difficile risoluzione, ci ha spinti verso la decisione di mettere in liquidazione l’Asam, creando così le condizioni per venire a capo delle spinose questioni. Si tratta di un percorso molto lento, ci vorranno almeno due o tre anni. Il 10 febbraio porteremo in consiglio il documento che dà il via libera a una serie di procedure. Senza dubbio però il nostro impegno sarà quello di salvaguardare i posti di lavoro degli oltre 200 dipendenti di Asam”.
Una procedura lenta ma senz’altro non indolore, quella che verrà messa ai voti in consiglio comunale. Il sindaco Antonio Terra non fa menzione alla realazione del Mef, portata allo scoperto dal consigliere d’opposizione Carmen Porcelli. Eppure proprio la visita dell’ispettore del ministero, che ha messo in luce anni e anni di malagestione e violazioni su assunzioni, straordinari, rimborsi spese e consulenze esterne, pare aver segnato il punto di svolta e portato le civiche, composte in gran parte dalle stesse persone che nel 2002 con la giunta Meddi diedero il via libera per la nascita delle municipalizzate, a decretarne la chiusura.